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D'Ambrosio e Melappioni in visita al Cardiologico e all'Ospedale regionale

| ANCONA - Accompagnati dai commissari Montesi e Bentivoglio.

Il presidente Vito D'Ambrosio e l'assessore alla sanità Augusto Melappioni hanno visitato l'ospedale cardiologico Lancisi dopo il trasferimento e alcune delle strutture più siginificative dell'ospedale regionale.

Il Lancisi con il passaggio a Torrette ha compiuto un forte salto di qualità: è passato da circa 7 mila a 13 mila e 500 metri quadrati.
Il percorso, scelto dai due commissari (le nuove nomine dopo la legge di riforma regionale giungeranno entro l'anno), Alfeo Montesi dell'Azienda Umberto I° e Tiziana Bentivoglio del Lancisi, è iniziato dalle isole informative presenti all'entrata del polo ospedaliero.

Montesi ha messo in rilievo la sistemazione logistica e la relativa segnaletica ottenute con un processo di condivisione professionale e sottolineato come persone ed operatori abbiano assorbito gli enormi cambiamenti con grande flessibilità.
La visita ha toccato per primo il Dipartimento di radiologia diretto dal prof. Ugo Salvolini il quale ha posto in rilievo i progressi compiuti con il cablaggio dell'intero ospedale.

 La compatibilità tra sistemi sulla base di standard predefiniti permette scambi con altri ospedali o strutture nel quadro di un progetto partecipato in cui, ad esempio, si inserisce il programma di  teleconsulto cardiologico regionale coordinato dal Lancisi. La digitalizzazione molto spinta favorisce inoltre  la semplificazione dei processi e l'elaborazione elettronica delle immagini.

La tappe successive, la sala di emodinamica del Cardiologico ubicata al piano terra, diretta dal dott. Roberto Piva, che con il trasferimento passa da 2 a 3 sale , e il blocco operatorio dove D'Ambrosio e Melappioni sono stati accolti dal  dott. Giuseppe D'Eusanio  e dal dott. Carlo Sorbara responsabili rispettivamente della cardiochirurgia e dell'anestesia e rianimazione.

 Le sale operatorie sono passate da 3 a 4 con la possibilità di effettuare 8 interventi in breve tempo. D'Eusanio ha poi illustrato nei dettagli anche il funzionamento del Robot che permette interventi meno invasivi e che colloca il cardiologico tra i centri più qualificati in Europa.
Adiacenti le altre 14 sale operatorie dell'Umberto I°, tutte ubicate al primo piano del plesso ospedaliero. In una di queste ci si è soffermati a descrivere il funzionamento del sistema informativo gestionale del blocco operatorio, un protocollo che comprende la lista operatoria, il registro operatorio, la gestione del magazzino e, funzione in via di completamento, la gestione dei costi per singolo intervento. Si è poi ritornati a visitare l'Unità di terapia intensiva post operatoria del cardiologico dove - ha spiegato Sorbara - due box sono già pronti per i trapianti.

Il successivo passaggio è stato nella rianimazione clinica del prof. Paolo Pelaia, che ha illustrato, oltre alla organizzazione della struttura, il sistema informativo (cartelle cliniche, dati di laboratorio, ecc.) in via di implementazione.
Il giro di orizzonte ha poi toccato il Pronto soccorso diretto dal dott. Aldo Salvi. Sono state presentate a D'Ambrosio e Melappioni le 7 sale visita, la sala di emergenza con tre posti letto, il monitoraggio totale e l'assistenza respiratoria nonché le 4 sale di diagnostica, di cui una con Tac total body.

Interessante anche la visita alle degenze di chirurgia gnerale  poste al 3° piano dell'ospedale regionale dove coesistono 3 unità integrate. Le caratteristiche della struttura sono state spiegate dal prof. Eduardo Landi, direttore del Dipartimento, presenti il dott. Ugo Braccioni e il prof. Francesco Feliciotti.
Ultima tappa al 4° e 5° piano del Lancisi dove è sistemata la cardiologia diretta dal dott. Gian Piero Perna con la subintensiva, l'Utic (unità di terapia intensiva coronarica), l'Utip (unità di terapia intesiva pediatrica), la degenza cardiologica non intensiva e l'aritmologia.

Prima di congedarsi, D'Ambrosio e Melappioni hanno scambiato giudizi e  opinioni con Montesi e la Bentivoglio.
"E' l'ospedale dei marchigiani, ha affermato il presidente della giunta -, il nodo centrale della rete e dell'intero servizio sanitario regionale, che dobbiamo affinare nell'organizzazione e far conoscere in tutte le sue potenzialità. Quando tutti lavoreranno in rete si comprenderà che molte funzioni si trovano qui. La libertà di scelta del paziente va salvaguardata; dobbiamo, al contempo, far consocere meglio l'offerta dei servizi e delle prestazioni esistenti nell'ospedale regionale.

Melappioni ha rimarcato come  ci sia ancora molto lavoro da fare per otrtimizzare funzioni e prestazioni. Il sistema, con i relativi standard, non si conosce ancora bene. La fuga in altre regioni è spesso inappropriata e ingiustificata. Dobbiamo far capire agli operatori che occorre lavorare in rete. Altro importantre obiettivo è quello di realizzare uguali condizioni di accesso: far conoscere a tutti i servizi e le prestazioni e offrire pari dignità.

La Bentivoglio, infine, ha detto che "il trasferimento si è svolto secondo i programmi, rispettando l'obiettivo di non interrompere l'attività di emergenza urgente essendo il Lancisi l'unica struttura regionale di alta specializzazione cardiologica e di cardiochirurgia. L'operazione è riuscita: la mattina del 25 agosto abbiamo trasferito 23 pazienti dei 25 ricoverati (due sono stati dimessi nella mattinata) e l'ospedale che è stato operativo per 4 ore su due sedi alle 10,30 ha accolto la prima urgenza inviata dall'ospedale di Senigallia. Il personale sta completando la sistemazione. Già oggi siamo all'occupazione del 50% dei posti letto."

02/09/2003





        
  



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