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Conferenza stampa decennale terremoto

Ancona | Il presidente Gian Maria Spacca: ricostruzione esemplare. Un modello che da credibilità alle istituzioni. Per l’appuntamento con Napolitano, già moltissime le adesioni.

"Una delle pagine più positive della storia italiana un'esperienza che onora la comunità nel suo insieme". Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha definito l'esperienza della ricostruzione, dopo il sisma del '97, nel corso della conferenza stampa odierna a Palazzo Chigi.

Le due Regioni, Marche e Umbria, con i presidenti Spacca e Maria Rita Lorenzetti, insieme a Franco Barberi e Guido Bertolaso, che si sono succeduti alla guida della protezione civile, hanno presentato il programma per il decennale del terremoto che si snoda tra le due regioni, con un fitto calendario di incontri che ha la sua massima espressione con la vista dl presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 26 settembre. Ha rappresentare il governo, Silvio Sircana.

Spacca ha detto che il bilancio è molto positivo, che dopo 10 anni la ricostruzione ha raggiunto circa il 90%: oltre che veloce, è stata trasparente, sicura, tranquilla e ha consegnato una situazione che garantisce il futuro, visto che è avvenuta osservando rigorosamente norme antisismiche e tecnologie d'avanguardia, coinvolgendo università e istituzioni scientifiche. A questo proposito ha ricordato un episodio di 10 anni fa: un'anziana di Serravalle di Chienti gli si è avvicinata per dire che tre volte della vita aveva dovuto cambiare abitazione, a causa dei sismi precedenti. Ecco perché, ha detto, abbiamo voluto ricostruire in un'area tradizionalmente sismica, osservando criteri rigorosi.

Insomma un modello. Un modello che recupera credibilità nelle istituzioni, ha detto il presidente. Perché tutto è avvenuto con la collaborazione determinante della comunità che non si sono rassegnate e hanno voluto guardare avanti, anche grazie a una rete di sinergie che si è costituita assieme con l'Umbria e tutti i livelli istituzionali: dagli enti locali, al governo. La Corte dei conti non ha effettuato alcuni rilievo, nonostante l'entità delle risorse spese: oltre 2.800 milioni di euro. Un riferimento, quest'ultimo, rilanciato con forza da Barberi che ha gestito l'emergenza e la prima fase della ricostruzione: ha detto che la legge 61 è, in assoluto, la migliore legge post terremoto. Uno dei suoi segreti? Aver coinvolto le istituzioni locali, che si sono sentite protagoniste e che hanno operato interpretando i bisogni dei loro cittadini. Perché il terremoto del ‘97 è stato particolarmente impegnativo: sei lunghi mesi di scosse continue (oltre 30 mila e 25 particolarmente forti), con un epicentro che si spostava continuamente. Spacca ha ricordato che sono stati danneggiati oltre 22 mila edifici privati, con lo sgombro di quasi 3 mila abitazioni principali. Danni ingenti anche per i beni culturali, 2.385 quelli monumentali danneggiati, 1.336 gli edifici pubblici. Ma la vita è presto ripresa e già il primo natale, a 3 mesi dal sisma, si è potuto trascorrere con una certa serenità.

Spacca è tornato anche sulle infrastrutture - per il "rilancio delle funzioni vitali delle comunità" - in particolare quel progetto quadrilatero, non a caso chiamato "quadrilatero del terremoto" che in questo periodo ha avviato in maniera consistente i lavori: SS76 (Ancona-Perugia), SS77 Civitanova-Foligno, Pedemontana. Progetto che sarà completato nel 2012.

Anche la presidente dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha sottolineato il clima di profonda solidarietà che si è subito instaurato tra le due regioni, che hanno lavorato insieme, definendo le regole e le procedure, dando indicazioni precise.

Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ha detto che il compito del dipartimento è quello di introdurre elementi di sicurezza nella vita delle comunità e ha ricordato le tante cose che ancora bisogna fare, a favore delle scuole ad esempio. Luoghi dove "ogni madre dovrebbe accompagnare con serenità il proprio figlio"; purtroppo non è così, come dimostra la dolorosa vicenda della scuola di San Giuliano di Puglia.

Le celebrazioni del decennale hanno un primo appuntamento venerdì 21 settembre ad Assisi, dove si parlerà di recupero e restauro del patrimonio culturale. Ma il momento più alto sarà la vestita del presidente Napolitano: "Una testimonianza - ha ribadito Spacca - che rende onore al lavoro fatto, allo spirito di sacrificio, alla dignità e coraggio dimostrati, all'impegno di tutti coloro che si sono prodigati nell'opera di soccorso prima e di ricostruzione poi". Un ringraziamento particolare lo ha rivolto a Napolitano, ai tempi del sisma ministro degli Interni con l'allora governo Prodi. E figura strategica anche in quella circostanza, per garantire il successo di tutta l'esperienza.

Un appuntamento importante: a oggi sono circa 500 le presenza marchigiane confermate, con 400 autorità regionali.

20/09/2007





        
  



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