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“Odio di partito”: presentato il nuovo libro del professor Elso Serpentini.

| TERAMO - Il libro è il volume n. 13 della fortunata collana “Teramo in giallo, Processi celebri teramani”, ricostruiti con mirabile e squisita dovizia di particolari


Teramo…in giallo. E’ stata presentata sotto i Portiti dell’ex Banco di Napoli, la tredicesima (e certamente non ultima) fatica del professor Elso Serpentini: “Odio di Partito” è infatti il volume n. 13 della fortunata collana “Teramo in giallo, Processi celebri teramani”, ricostruiti con mirabile e squisita dovizia di particolari, frutto di un’attenta ricerca archivistica e di una rielaborazione letteraria che vuole decostruire il mito intorno a personaggi teramani la cui memoria storica si è persa per sempre.
 
I ”gialli” di Serpentini si leggono tutti d’un fiato. Il libro “Odio di partito”  rievoca due episodi delittuosi maturati in provincia di Teramo nel clima di odio di parte tra fascisti e socialisti determinatosi negli anni immediatamente precedenti l’avvento del fascismo. La sera del 30 dicembre 1920 il fascista Guido Pallotti fu ferito mortalmente da una lama affilata che gli squarciò l’addome. In ospedale, morendo, riuscì a fare il cognome di chi lo aveva ferito: Ambrosini.
 
Ma gli Ambrosini, entrambi socialisti, erano due: Gaetano e Beniamino. Chi era stato l’autore del colpo ferale? La presentazione del libro di Serpentini è stata tenuta proprio sul luogo dove Pallotti fu ferito, presso la seconda colonna dei portici, detti allora, “Portici bassi” o “Portici del Caffè Tripoli”, dove fu poi affissa una lapide commemorativa, tolta quando lo stabile fu abbattuto verso la fine degli anni trenta per la costruzione dei nuovi portici, più grandi.
 
Il libro ricostruisce un secondo episodio delittuoso, anch’esso maturato nel clima degli scontri poltici fra gruppi contrapposti: l’assassinio del fascista Guido Michelessi, a Controguerra, la sera del 17 settembre 1922, da parte di Nicola Di Giuseppe, “noto comunista del luogo”. A Michelessi fu poi intestata la caserma del Comando Federale dei Fasci Giovanili, inaugurata a Teramo nel 1935.
 

21/09/2005





        
  



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