Sabato 20 settembre, Comune di San Benedetto del Tronto. Prima dell'inizio del consiglio comunale aperto indetto per discutere della situazione di crisi in cui versa il distretto agroalimentare locale e in particolare della delicata situazione della Co.Po.P. si aggirano nell'atrio dell'aula consigliare tutti i volti noti della politica e dell'economia locali.

La versione di Ferruccio Zoboletti: "sono stato invitato a questo incontro, ne sono lusingato, ma sono qui come semplice osservatore, di certo non come potenziale acquirente della Co.Po.P. Il settore agroalimentare è la mia vita da 50 anni, seguo volentieri questo dibattito. Vorrei però notare che il Comune e la Provincia possono fare ben poco, anzi nulla, per risolvere una questione che riguarda un'azienda privata della quale per giunta non detengono quote".

La grande distribuzione, con i suoi metodi, è un imputato in questa situazione? "Al contrario. La grande distribuzione impone competitività e innovazione. Il settore "grande distribuzione", poi, è l'unico costantemente in crescita ogni anno: un sistema che funziona e che induce a migliorare la qualità dei prodotti in circolazione".

Come si vede un'analisi che non annette grande importanza riunioni come quella del consiglio comunale di San Benedetto.

Francesco Vagnoni, sindacalista della Cgil, fa invece il quadro della situazione: "fin qui, anche attraverso lo sciopero di alcuni giorni fa, abbiamo ottenuto il pagamento delle mensilità arretrate fino a luglio compreso. Per i lavoratori fissi anche della quattordicesima mensilità".

"Lunedì 22 settembre, in mattinata, firmeremo la mobilità per 27 dipendenti fissi della Co.Po.P. Gli stagionali non hanno invece diritto a questo ammortizzatore sociale, motivo per cui, a livello nazionale, stiamo cercando di estendere anche a queste figure o ai dipendenti di aziende con meno di 15 addetti queste o altre forme di tutela".

"Il progetto di mobilità, prosegue Vagnoni, passerà poi alla Commissione Provinciale del Lavoro (CPL), che si riunirà il 25 settembre per valutare la sussistenza dei requisiti perché la mobilità venga concessa. In caso positivo ci saranno 120 giorni di tempo per effettuare i licenziamenti, che dovrebbero avvenire in maniera scaglionata per permettere di proseguire l'attività aziendale, impedendo così una caduta del valore dell'azienda stessa. Infine, ci saranno le riassunzioni da parte del soggetto che rileverà o affitterà la Co.Po.P.".

Alberto Andreani, Cisl, sibila: "di cosa parlano i politici? Da tempo i lavoratori non li capiscono più. Semmai è l'attività di rappresentanza sindacale che mantiene una sua efficacia: stamattina alle 7 [sabato 20 settembre, n.d.r.] è stato firmato a Parma il rinnovo del contratto per i lavoratori della Barilla, ciò che interessa anche i dipendenti dello stabilimento di Ascoli, anche se ovviamente non disponiamo ancora dei particolari dell'intesa. Quanto alla Co.Po.P., la situazione è stata sbloccata con il pagamento delle mensilità arretrate fino a luglio. Ora si aspetta soltanto la valutazione da parte dei commissari liquidatori del contratto d'affitto tra la la Co.Po.P. da una parte e la Promarche e la Est Surgelati dall'altra. Solo successivamente ci sarà spazio per ogni altra soluzione, compresa quella di un ingresso delle ditte del nord. Gli incontri della prossima settimana tra commissari liquidatori, rappresentanti di queste ditte e imprenditori locali sono i soli fatti ai quali dobbiamo guardare".