Un successo scientifico, organizzativo, d’accoglienza, quello fatto registrare dal Congresso internazionale di Oftalmologia su “L’occhio secco” conclusosi ieri sera al Teatro dell’Aquila. Per il secondo anno consecutivo la città di Fermo è stata centro di studi internazionali all’avanguardia sull’occhio. Oltre 700 gli specialisti arrivati da tutto il mondo, numerosi i direttori delle maggiori cliniche e i responsabili delle società e fondazioni di Scienze Oftalmologiche presenti insieme ai sei maggiori luminari della specifica patologia che hanno reso l’iniziativa unica e importantissima.

A loro, Enrico Biondi, responsabile dell’azienda farmaceutica Sooft-Bioos con sede nel Fermano, major sponsor dell’evento ha donato un ricordo della città. Il congresso si è avvalso dell'organizzazione di Alfonso Giovannini, direttore dell’Istituto di Scienze Oftalmologiche dell’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con Ferdinando Cona (primario reparto Oftalmologico del “Murri”) e Cesare Mariotti, con la direzione scientifica di Stefano Bonini, direttore della scuola di specializzazione di Oftalmologia dell’Università di Roma e Giovanni Calabria Direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Genova. Moderatrice la giornalista Emanuela Medi.

Due giorni intensi di studio inframezzati da due momenti di accoglienza: il benvenuto delle autorità giovedì pomeriggio e il concerto offerto dalla cantante Annalisa Minnetti, madrina del congresso, dal titolo “Occhio e arte” seguitissimo dal pubblico che ha gremito il Teatro ed ha applaudito a lungo le esibizioni dell'artista. Nel pomeriggio, al saluto delle autorità erano presenti tra gli altri il sindaco Saturnino Di Ruscio, il presidente di Confindustria Fermo Alvaro Cesaroni, il direttore della Zona sanitaria 11 Tiziana Bentivoglio, l'on. Remigio Ceroni, il senatore Francesco Casoli e il responsabile della Banca delle Marche, che ha appoggiato la manifestazione. La sanità marchigiana ed in particolare quella fermana dunque, coinvolte in un evento professionale di alto livello, servito anche come occasione di valorizzazione turistica e culturale.