Impressioni dal Micam in corso a Milano.
| MILANO - Gli imprenditori calzaturieri colgono i primi accenni di ripresa.
Prime impressioni, fortunatamente positive, dal Micam che è in pieno svolgimento a Milano e proseguirà fino a domani, martedì 23 settembre.
La più importante considerazione di carattere generale fatta dagli imprenditori riguarda il minimo sintomo di ripresa, in un momento in cui il settore stava attraversando una crisi, a livello nazionale ed internazionale, di gravi dimensioni .
Nei corridoi della fiera di Milano si sono rivisti compratori provenienti da Paesi che da molti mesi avevano allentato l'interesse verso il prodotto calzaturiero "made in Italy".
Sono tornati a verificare le tendenze moda i compratori americani, quelli del mondo arabo e del sud est asiatico.
Segnali importanti per un salone che giunge dopo il clamoroso tonfo del GDS di Dusseldorf e che lasciano prevedere un lento ritorno alla normalità sempre che la situazione congiunturale internazionale possa segnare il bel tempo.
"Il Micam ha confermato di essere un appuntamento irrinunciabile suggerisce Giovanni Mazza di Lorenzi, calzaturificio di Fermo ancora di più in un momento come l'attuale di forte contrazione degli acquisti, è banco di prova e di verifica sulle potenzialità del nostro settore".
"Il Micam è un autentico trampolino di lancio gli fa eco Alfredo Beccaccini dell'omonima azienda di Porto S. Elpidio nei corridoi abbiamo visto compratori di tutto il mondo interessati allo stile, alla qualità ma soprattutto ai suggerimenti per la primaveraestate 2004 contraddistinti dal made in Italy".
Giordano Cancellieri di Gerardina di Maggio, una firma in costante crescita di Porto S.Elpidio dice: "minimalismo e lusso si fondono, ci dicono le nuove tendenze, a condizione che si possa ricreare una estetica della semplicità elegante. Molte le esigenze, molti gli studi da svolgere: solo in tal modo potremo, con fatica, tenere il mercato e concretizzare il nostro costante lavoro creativo e produttivo".
Mario Gaudenzi di Maros di Monte Urano sottolinea che "la scarpa in queste giornate di Micam si è confermata una componente fondamentale dello stile e del vestire: ce lo hanno ricordato tutti i nostri clienti. Hanno guardato, confrontato, scelto, qualche cosa è stata ordinata ma mancano le certezze sulla tenuta del mercato". Prosegue: "la massiccia presenza di osservatori e compratori è da intendere certamente come una dichiarazione d'amore per la scarpa italiana, tocca noi tutti imprenditori far sì che il made in Italy sia una carta vincente su tutti i mercati".
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22/09/2003
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