Una giornata che riconcilia con il calcio, quella di ieri. Vedere giocare allegramente tanti bambini, animati solo dalla voglia di divertirsi, non più che rincuorare chi vede il mondo nel calcio ormai avvolto in un nero sudario funebre. Una speranza allora c’è. Il calcio, quello “puro e ludico”, come giustamente lo definisce Enrico Varriale, ospite d’eccezione della giornata, non è morto, “Calciopoli” non lo ha ucciso, ma certamente lo ha ferito gravemente ed il problema ora è riuscire a trovare una cura adeguata, con la consapevolezza che il dosaggio dovrà essere massiccio…

Ma andiamo per ordine, sin dalle 16:00 di ieri Piazza Matteotti è stata animata da uno stuolo festante di giovanissimi calciatori, provenienti dai “pulcini” e dagli “esordienti” delle squadre locali Agraria, Folgore, Pol. Ragnola, Porto d’Ascoli, SS Mariner, Sambenedettese e Torrione. Accompagnati dalla banda hanno iniziato a “sfidarsi” in brevi partitelle, con la strada per campetto, delimitata da linee di gesso e balle di fieno…un autentico ritorno alle origini, agli anni in cui si giocava in strada, quando le macchine erano ancora troppo poche per essere considerate un pericolo. Enrico Varriale ha commentato scherzosamente le performance dei giovanissimi atleti, che non hanno lesinato ardore agonistico e sportività. Risate a non finire poi, grazie alle incursioni del caustico cabarettista Henry Zaffa. Ed a fine gara il meritato premio: gelato per tutti!

La giornata è proseguita poi con un dibattito incentrato su “Calciopoli”, moderato da Enrico Varriale a cui hanno partecipato: l’Assessore Provinciale allo Sport Nino Capriotti e l’Assessore Comunale Eldo Fanini; gli ex calciatori Beppe Savoldi ed Arcadio Spinozzi; Tonino Vento, membro dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio); Emidio Di Gaspare, delegato AIA (Associazione Italiana Arbirti) ed il dottor Bernacchia, FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio). Oliviero Beha e Zap Mangusta sono stati i principali oratori.

“Il fatto che il mondo dello spettacolo e della cultura si muova per aiutare quello dello sport a cambiare- afferma Zap Mangusta- ci sembra importante e significativo. E lascia intuire quanto la battaglia per il rinnovamento dello sport più popolare del mondo sia fondamentale per poter rilanciare il cambiamento anche in altri settori, a cominciare da quello della comunicazione”.

“Quello calcistico è un sistema malato, e fino ad ora è stato curato in maniera sbagliata.- dice Beha- Viviamo in un paese che si sta sbriciolando…Dopo Calciopoli…Telecomopoli…Le sentenze sgonfiate dai vari appelli ed arbitrati mettono in luce l’impossibilità di modificare davvero qualcosa nel calcio. E se è impossibile modificare quello che di male c’è nel calcio- si chiede malinconico Beha- come potrà il nostro paese modificare tutte le altre cose negative che lo tormentano…? L’opinione pubblica è rimasta sostanzialmente inerme davanti agli scandalosi fatti di questi mesi …Siamo proprio un paese di pecoroni, perennemente in bilico tra la tragedia e la farsa!”

L’Assessore Fanini legge con orgoglio il fax con il quale il Ministro alle Politiche Giovanili ed Attività Sportive, Giovanna Melandri, si congratula con tutti gli organizzatori per la bella manifestazione.
Concluso il dibattito è l’ora dello spettacolo musicale “Platone e la legge del pallone”, titolo anche del suo ultimo libro, di Zap Mangusta e la Platonika Band.

A conclusione della bella giornata uno spettacolo di cabaret con Henry Zaffa e Dario Vergassola ha intrattenuto e divertito le numerose persone presenti, con battute al vetriolo sul mondo del calcio, per cercare di sdrammatizzare la crisi di quello che, in fondo, rimane pur sempre un gioco.
“Mi piace il calcio- ci dice Vergassola poco prima del suo spettacolo- ma preferisco le veline che stanno con i calciatori…- come dargli torto?. E riguardo agli ultimi scandali sulle intercettazioni Telecom risponde lapidario: “Il nostro è proprio un paese strampalato…!”