Almeno dal giugno 2002 fervono i lavori al paese alto di Cupra Marittima, da Porta Maggiore (la prima che si incontra salendo dalla strada statale) a Porta di Grisostomo: lavori pubblici e lavori privati, per il consolidamento definitivo della collina, per il recupero di tutti gli edifici e il rifacimento della rete idrica, elettrica, fognaria, del gas. Infine, per la pavimentazione delle strade, in acciottolato e "ricorsi" in mattoni (tra gli edifici, due appartengono al Comune, gli altri vengono restaurati dai privati).

È forse il recupero più spettacolare avvenuto sulla cosa picena negli ultimi anni: alla lettera, per lo spettacolo panoramico davvero unico che si apre da diversi punti della collina, a picco sul mare, ma anche per la rinascita di un vero e proprio borgo, con case, strade e aree verdi.

Aurelio Ricci, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, spiega: "in realtà questo è un primo stralcio di lavori sui tre che sarebbero necessari per un recupero completo del paese alto, il più importante, ma non l'unico. In questa occasione, per esempio, abbiamo potuto utilizzare, fra gli altri, i fondi della legge regionale 61/98 per la ricostruzione dopo il terremoto del '97. Questi fondi ci permettono di recuperare palazzo Cipolletti, sede del "Museo archeologico del territorio", con una spesa di circa 150 mila euro. I lavori verranno appaltati a fine ottobre e porteranno al consolidamento dell'edificio e al recupero della facciata e della cella campanaria. Abbiamo già un progetto firmato dall'ing. Fortuni e dall'architetto Marinelli".

Un'altra legge che ha permesso lo svolgimento di questi lavori è la legge regionale 43/98: "Programma di recupero urbano per Marano". La spesa complessiva è stata di 1 milione 250 mila euro, finanziati per circa un terzo dalla Regione Marche, per la parte restante attraverso un muto concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto è stato elaborato dal servizio Lavori Pubblici del Comune di Cupra (ing. Pietro Montenovo, con la collaborazione degli architetti Angelini, Borzacchini e Forconi di Ascoli). I lavori, che vengono portati avanti dalla ditta "Carlo Cerino" di Teramo, termineranno entro aprile 2004.

I privati non stanno certo a guardare. La ditta "Geie Srl" dei fratelli Ulissi sta recuperando diversi edifici uso "abitazione privata". Nel corso dell'estate è già stata inaugurata la piazzetta Belvedere, magnifico spazio panoramico davanti a palazzo Andrenelli (edificio con parti risalenti al XVII° secolo e facente corpo unico, all'epoca, con la chiesa che lì si trovava e che è crollata nella seconda metà dell'ottocento).

Alcune case non sono mai state abbandonate, ora sono eleganti palazzi in collina. Altre necessitano ancora di qualche intervento. Nel corso di questi ultimi anni i lavori non sono stati agevoli, per la posizione impervia del luogo e per il suo stato di abbandono e degrado. Ma quando l'ultima impalcatura e l'ultimo camion avranno abbandonato il paese alto, la collina di Marano ripagherà tutti: chi vi ha lavorato ("questo l'ho fatto io!"), quelli che la visiteranno.