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Giuseppe Garibaldi non è un corsaro!

La Maddalena | Chi oggi accusa Giuseppe Garibaldi, non ha chiaro cosa sia stato il risorgimento italiano ed i valori che hanno portato quell'epopea a valutarne le giuste interpretazioni della storia.

di Pengo Antonio Remigio

Chiamare Garibaldi con l'appellativo di corsaro e nello stesso tempo pirata, mercenario, negriero, amministratore incapace, massone ed ateo, ha due cose sole da fare: primo rileggere la storia scritta veramente in quei momenti e secondo comprendere veramente quale era lo stato sociale e politico del regno delle due Sicilie.

Una scrittrice contemporanea Fausta Samaritani, che ha scritto già diversi testi sul momento sociale prima e poi successivo alla spedizione dei Mille, ha toccato fisicamente centinaia di documenti presso gli archivi di stato di varie regioni; basta andare su qualsiasi libreria e chiedere i suoi scritti per avere chiaro quale sia stato il Generale Giuseppe Garibaldi.

Coloro che il 5 maggio del 1860 sono partiti con Garibaldi per la Sicilia, non erano degli analfabeti, nè delinquenti nè assassini. Erano professionisti, avvocati, insegnati, studenti, la migliore classe intellettuale del momento che con Garibaldi avevano visto un nuovo cammino della libertà da ogni sistema di corruzioni e di impegno di democrazia contro gli invasori: Uno per tutti il letterato Ippolito Nievo, che con il suo sacrificio scomparve con la nave che portava tutti i documenti della spedizione e per l'onore di Garibaldi ha dimostrato con quale principio morale ed intellettuale abbia combattuto contro gli Austriaci, Borbonici, Francesi e Romani (Papalini). Perché non chiediamo alle cento e più città d'Italia che hanno avuto i loro caduti nella spedizione dei Mille.

Oggi dire le cose solo per dichiararle contro a chi vuole ricordare il Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, bisogna documentarle con un contraddittorio storico scientifico che l'Istituto Internazionale di Storia Giuseppe Garibaldi che ha già più volte pubblicato sulla sua vita.

Più rispetto per chi ci ha preceduto, anche se hanno mancato devono rispondere alla storia di quei tempi e oggi noi dobbiamo solamente valutarne lo spirito del personaggio Garibaldi, colui che ha reso un'Italia unita nel rispetto delle leggi dello Stato. Ogni suo gesto e pensiero era rivolto a questo e per questo a combattuto ogni tipo di tirannia che reprimeva ogni cittadino del mondo.

24/09/2007





        
  



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