Quando la cultura fa la differenza
San Benedetto del Tronto | Al premio letterario Riviera delle Palme istituzioni, giornalisti, scrittori e pubblico animano un dialogo sul senso e sui modi di essere della nostra società: riconoscimento dell'altro e regole come patrimonio condiviso.
di Giuseppina Pica

I vincitori
Si è conclusa la 26esima edizione del Premio letterario "Riviera delle Palme"con Milena Magnani per l'opera ‘Il circo capovolto' (Feltrinelli) e Gherardo Colombo con ‘Sulle regole' (Feltrinelli), risultati vincitori rispettivamente per la narrativa e la saggistica in edizione economica.
Ad inaugurare la manifestazione erano presenti le istituzioni e gli enti che sostengono il Premio, il Comune di San Benedetto del Tronto con l'assessore alla cultura Margherita Sorge, la Provincia di Ascoli con il vice-presidente Pasqualino Piunti e Gino Troli per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che convinti fermamente della sua valenza come veicolo fondamentale di promozione della città e come risorsa per la crescita culturale del territorio, hanno ribadito l'importanza dell'investimento fatto in questi anni per il Festival Internazionale della Poesia, riconoscendo il valore e l'impegno dell'Associazione Riviera delle Palme, manifestando l'intento di continuare ad alimentarli.
Margherita Sorge ha infatti sottolineato come investire in cultura sia un dovere di tutti, delle istituzioni in primis, proprio perché essa rappresenta la chiave per la crescita e la ricchezza di una comunità. In questo senso, Pasqualino Piunti ha evidenziato l'importanza strategica della scelta dei giovani come protagonisti della giuria del premio. In apertura, il Presidente dell'Associazione Riviera delle Palme aveva condensato nelle citazioni di esimi studiosi ed intellettuali, il concetto della lettura come qualcosa che non appartiene ai geni dell'uomo, ma che praticata, ne determina lo scarto e l'evoluzione.
E qualche volta davvero accade che, mezzi permettendo, la cultura riesca a fare la differenza, ed a farla sono proprio i giovani che anche quest'anno hanno lasciato il segno con la rottura dello stereotipo che li vorrebbe indifferenti e superficiali. Infatti, a dispetto del luogo comune di una società odierna dominata dall'intolleranza e dall'illegalità, sono stati scelti due libri che parlano di apertura al prossimo e di necessità, necessità di regole condivise come base per la società. "Il circo capovolto" di Milena Magnani e "Sulle Regole" di Gherardo Colombo ci raccontano storie che parlano di speranza, quella stessa speranza che da sempre i giovani rappresentano.
"Sperimentare una fiducia dal tempo lungo", e confronto con una Babele depositaria di tradizioni, come possibilità di restituzione di questa complessità nel libro della Magnani. "La possibilità dipende da noi", ricerca alla radice del patologico rapporto fra cittadino e regole nel libro di Colombo. Entrambe le letture esprimono nella scelta una necessità di cambiamento, quel cambiamento che mezzo cultura può essere prodotto. Un dibattito lungo una sera, di cui non si può non tener conto e da cui si deve prendere spunto per uno sviluppo coerente della collettività, questo è il prodotto dell'investimento nell'esperienza cultura.
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27/09/2009
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