Spal-Samb 1-0. E' crisi? Nooo!!! Eppur...non si muove.
Ferrara | Ancora una sconfitta e ultimi in classifica. Rivoluzionata la formazione e lo schema di gioco. Tutto inutile.
di Veleno

Una formazione della Samb
Profondo rosso per la Samb. L'ansia sale, la paura ci taglia le gambe. Gelidi brividi solcano le schiena degli sparuti tifosi rossoblu presenti sugli spalti dello stadio Mazza di Ferrara. Le improvvise apparizioni degli scheletri dietro l'angolo, nel tunnel del terrore, sembrano giochi da ragazzi nei confronti delle paure che ci procura Servi con le sue cazzate difensive.
Anche Dario Argento, con i suoi thriller, ci sembra un dilettante. Siamo soli all'ultimo posto in classifica , senza aver segnato uno staccio di Gol: agghiacciante.
Con la Spal perdiamo con il minimo scarto: 1-0. Tanto basta per uscire sconfitti e a testa bassa.
Piccioni come al solito ci stupisce: parte con 4-5-1. Una diga a centrocampo che ha il sapore di Linea Maginot.
Per chi non lo sapesse è la linea difensiva fatta dai Francesi nella seconda guerra mondiale per evitare l'invasione delle truppe tedesche. Invasione che si realizzò poi puntualmente, perché la Linea Maginot fu facilmente aggirata.
Scusate la saccenza per questa lezioncina di storia ma occorreva per fare il paragone con la Samb. Paragone che calza perfettamente in quanto la Samb becca il gol dopo due minuti dall'inizio gara. Rete di Lorenzi di testa su calcio d'angolo. Solita distrazione. Così il...peloso e imbottito centrocampo è servito... ad un cavolo di niente. Mbè, proprio a nulla no perché, mantenuto fino al 70°, il 4-5-1 ha favorito la Spal alla quale interessava molto avere una gara dai toni bassi ed amministrare tranquillamente 1-0.
Strano appare anche la volontà di lasciare a casa Olivieri che comunque, anche se considerato non in forma, può sempre servire per tentare l'ultimo assalto nei minuti finali. Magari invece di inserire (all'80°) la tartaruga Briglia al posto di Forò, che non giova alla dinamica della squadra, poteva entrare in campo Olivieri che ,male che va, qualche giocata imprevedibile la sa fare.
Scusate ancora. Nella foga dello sfogo per l'ennesima sconfitta, mi sono lasciato prendere dalla sindrome dell'allenatore da Bar dello Sport. Però che qualcosa non va ci deve pur essere. Ammesso che l'organico non è dei migliori, però se si passa in meno di una settimana da 4-3-3 al 4-4-2 ed infine al 4-5-1, vuol dire che ci sono pericolosi segnali di incertezza. Il cambio poi dei cinque undicesimi della formazione e il lasciare a casa Olivieri e Titone, fa accendere la spia rossa di "pericolo negli spogliatoti".
Sarà il caso di lanciare il grido "Crisi!" o possiamo aspettare ancora?
E' vero che da qualche anno la famiglia Tormenti ci ha abituato a partenze ad handicap, tanto per dirci a fine campionato: "Ah,ah, però vi eravate impauriti!" , ma questa volta ho la sensazione che sarà faticosissimo uscire dal pantano. Mi turbano infatti quei tentativi di voler vendere la società.
Come spiegarlo...se avete intenzione di vendervi la casa, rifate i pavimenti? Ammodernate l'impianto della luce? Mettete delle nuove finestre? Certo che no!
Meditate gente. Meditate.
Anche Dario Argento, con i suoi thriller, ci sembra un dilettante. Siamo soli all'ultimo posto in classifica , senza aver segnato uno staccio di Gol: agghiacciante.
Con la Spal perdiamo con il minimo scarto: 1-0. Tanto basta per uscire sconfitti e a testa bassa.
Piccioni come al solito ci stupisce: parte con 4-5-1. Una diga a centrocampo che ha il sapore di Linea Maginot.
Per chi non lo sapesse è la linea difensiva fatta dai Francesi nella seconda guerra mondiale per evitare l'invasione delle truppe tedesche. Invasione che si realizzò poi puntualmente, perché la Linea Maginot fu facilmente aggirata.
Scusate la saccenza per questa lezioncina di storia ma occorreva per fare il paragone con la Samb. Paragone che calza perfettamente in quanto la Samb becca il gol dopo due minuti dall'inizio gara. Rete di Lorenzi di testa su calcio d'angolo. Solita distrazione. Così il...peloso e imbottito centrocampo è servito... ad un cavolo di niente. Mbè, proprio a nulla no perché, mantenuto fino al 70°, il 4-5-1 ha favorito la Spal alla quale interessava molto avere una gara dai toni bassi ed amministrare tranquillamente 1-0.
Strano appare anche la volontà di lasciare a casa Olivieri che comunque, anche se considerato non in forma, può sempre servire per tentare l'ultimo assalto nei minuti finali. Magari invece di inserire (all'80°) la tartaruga Briglia al posto di Forò, che non giova alla dinamica della squadra, poteva entrare in campo Olivieri che ,male che va, qualche giocata imprevedibile la sa fare.
Scusate ancora. Nella foga dello sfogo per l'ennesima sconfitta, mi sono lasciato prendere dalla sindrome dell'allenatore da Bar dello Sport. Però che qualcosa non va ci deve pur essere. Ammesso che l'organico non è dei migliori, però se si passa in meno di una settimana da 4-3-3 al 4-4-2 ed infine al 4-5-1, vuol dire che ci sono pericolosi segnali di incertezza. Il cambio poi dei cinque undicesimi della formazione e il lasciare a casa Olivieri e Titone, fa accendere la spia rossa di "pericolo negli spogliatoti".
Sarà il caso di lanciare il grido "Crisi!" o possiamo aspettare ancora?
E' vero che da qualche anno la famiglia Tormenti ci ha abituato a partenze ad handicap, tanto per dirci a fine campionato: "Ah,ah, però vi eravate impauriti!" , ma questa volta ho la sensazione che sarà faticosissimo uscire dal pantano. Mi turbano infatti quei tentativi di voler vendere la società.
Come spiegarlo...se avete intenzione di vendervi la casa, rifate i pavimenti? Ammodernate l'impianto della luce? Mettete delle nuove finestre? Certo che no!
Meditate gente. Meditate.
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28/09/2008
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