Alimentato da politici di destra o di sinistra, ciclicamente ritorna nelle nostra scuola il dibattito sui manuali di storia e sulla loro più o meno presunta parzialità, riguardo in particolare a certi eventi e periodi storicamente recenti del passato del nostro paese, come, per esempio, il fascismo e la sua caduta ( e come poteva essere altrimenti? ) o il comunismo e la minaccia di una dittatura rossa nell'immediato dopoguerra.

Un occasione buona per riflettere e confrontarsi su questo tema, e cioè in definitiva sulla possibilità o no di poter disporre di un manuale di storia "oggettivo", verrà offerta dal convegno di studi "Gli storici e il manuale", che si terrà a Fermo nell'Auditorium San Martino venerdì 10 ottobre a partire dalle ore 15 e 30.
Organizzato dall'ISML ( Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche), da molti anni attivo nelle ricerca e divulgazione storiografica soprattutto nella nostra regione, il convegno vedrà la partecipazione di diversi esperti che cercheranno di tracciare un quadro generale sulla situazione dei manuali di storia in tempi come questi di multimedialità e di cambiamenti tecnologici.

Questo il programma del convegno, patrocinato, tra gli altri, dal Ministero dell'Istruzione e della Ricerca e dalla Provincia di Ascoli Piceno:
Presiede Paolo Concetti, presidente ISML-Fermo.
Interventi:
Manuali e multimedialità, di Giuseppe Marucci;
Usi e abusi del manuale nella scuola, di Fausto Ciuffi;
La storia dei manuali, di Scipione Guarracino;
Il manuale di storia nell'era della simultaneità, di Giovanni De Luna;
Il mito dell'oggettività, di Tommaso Detti.