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Teramo: Ancora fiamme assassine

Teramo | I Vigili del fuoco combattono l'ultimo incendio sulle colline teramane. Emidio Di Lorenzo (segretario Cisl): "Soffriamo carenza d'organico". La Magistratura aprutina ha aperto un'inchiesta sugli incendi di fine agosto.

di Nicola Facciolini

Un altro fronte di fuoco si è aperto improvvisamente alle ore 22.30 di lunedì scorso 3 settembre 2007 con un incendio piuttosto importante sulle colline teramane (Villa Brozzi) in direzione Montorio al Vomano (Te). I Vigili del fuoco di Teramo sono intervenuti sul luogo e stanno cercando di sedare le fiamme che al buio apparivano folgoranti e diffuse a ferro di cavallo.

Le piogge stanno favorendo lo spegnimento degli ultimi focolai mentre lo stato di allerta contro i piromani è sempre alto. La Magistratura aprutina, nel frattempo, ha aperto un'inchiesta sugli incendi forse dolosi del 30-31 agosto (foto Acquavivanews), sulla base degli incartamenti da parte di Vigili del fuoco, Protezione civile e Guarda Forestale.

Un altro fronte di fuoco interessa, metaforicamente s'intende, il fronte politico tra la Regione Abruzzo e il governo nazionale sulle questione: prevenzione incendi e sospensione caccia.

"Ora che l'emergenza incendi si sta attenuando occorre avviare una seria riflessione su come si guida questa macchina complessa degli interventi". Sono le parole pronunciate dal presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, al termine della riunione sull'emergenza incendi convocata a Roma dai ministri Lanzillotta e Pecoraro Scanio.

"Voglio intendere - ha spiegato il presidente della Regione - che è arrivato il momento di ridefinire un assetto in senso federativo della Protezione civile. E cioè c'è bisogno di una forte direzione centrale ma anche di una grossa capacità nel territorio di far fronte alle emergenze".

Il presidente Del Turco sottolinea "il grande ruolo che ha svolto la Protezione civile nazionale nella lotta contro gli incendi boschivi che ha riguardato l'Abruzzo. Abbiamo goduto di un'assistenza di prim'ordine da parte della Protezione civile". Alla riunione romana con i ministri degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e delle Politiche agricole, Paolo De Castro, c'era anche l'assessore teramano Tommaso Ginoble e le dodici regioni interessate questa estate dall'emergenza incendi.

E' intenzione del governo Prodi chiedere alle Regioni, alle quali è stata sottoposta una bozza di ordinanza della Protezione civile, di vietare o sospendere o differire l'attività venatoria nelle zone incendiate e in quelle limitrofe. Ma il presidente della Regione ha escluso la possibilità di sospendere tale attività in Abruzzo.

Sulla linea del Governo non c'è la massima intesa. Lo stesso presidente Del Turco ha precisato che "l'idea che i piromani incendino i boschi e poi sono i cacciatori a pagare è una cosa non si può accettare. L'unica cosa certa - ha proseguito il presidente - è che i cacciatori sono gli ultimi interessati a cacciare in un territorio devastato dalle fiamme perché in esso vi troveranno solo azoto e vipere. Semmai è necessario - ha concluso - avere un governo del territorio che dia risposte a questi problemi".

04/09/2007





        
  



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