In riferimento ai recenti interventi sulla sanità fermana, tema di scottante attualità sul quale si sono espressi partiti ed associazioni, si desidera evidenziare quanto segue.

Alcune considerazioni sono congrue e condivisibili, ma le esternazioni del centrosinistra ed in particolare dei Ds risultano demagogiche e strumentali e quindi sono da rigettare. I diessini dovrebbero solo fare mea culpa, quali esponenti del maggior partito di centrosinistra al governo della Regione,vera responsabile del caos nella sanità marchigiana. Partiti, amministratori ed esponenti politici del centrodestra locale, e tra di essi anche l’Udc, sovente nel corso del tempo, facendosi portavoce delle fortissime lamentele giornaliere della cittadinanza, hanno invece stigmatizzato in modo sempre documentato e razionale il sostanziale svuotamento di ruolo e funzioni della sanità nel Fermano con il relativo impoverimento progressivo dei servizi.

Senza dimenticare la crescente mortificazione di tutto il personale, costretto ad operare nel contesto di direttive contraddittorie e irrazionali imposte dalla direzione generale dell’ASUR, contando ben poco quella zonale, su input dei vari assessori alla sanità con una visione pressoché Anconacentrica. Nel contempo di volta in volta sono state proposte le soluzioni in ordine all’ospedale di rete (posti-letto,specialistica,pronto soccorso) e a quelli di supporto,alla medicina territoriale,alle strutture per disabili e cronici etc., sulla base di una lettura oggettiva dei bisogni del territorio della Zona 11,che ad oggi fa registrare un rilevante deficit, specie per mobilità passiva, di circa 40 milioni di euro. A nostro avviso c’è solo una constatazione amara da fare: il centrosinistra regionale e locale nella sanità ha fallito miseramente. La soluzione più efficace e credibile? Concordiamo con il sindaco Di Ruscio sul referendum per cancellare l’ASUR, straordinario esempio d’inefficienza e di sperpero di denaro pubblico.

*segretario politico Udc