Nell’ambito del salone “Sana”, Salone internazionale del naturale, alimentazione - salute - ambiente, manifestazione fieristica di riferimento per il mercato del biologico, dell'eco-compatibile e dei sistemi sostenibili in corso di svolgimento a Bologna, la Provincia di Ascoli Piceno ha presentato nel suo stand la “scarpa ecologica di Monte Urano”.

Ideata dall’associazione “Un punto macrobiotico” di Fermo che ne detiene il brevetto e realizzata dall’azienda calzaturiera “IN di Ripani Mirella e C. S.n.c.” di Monte Urano, la calzatura si caratterizza, distinguendosi nettamente da prodotti che ugualmente si definiscono “ecologici”, per il fatto di essere totalmente realizzata con prodotti naturali ed ecocompatibili: nessuno dei materiali usati infatti contiene sostanze nocive o allergizzanti come cromo, mercurio, pentaclorofenolo (PCF), tutto il cuoio usato è conciato vegetalmente, i plantari sono in cuoio o sughero, il filo per cucire è misto cotone, la tomaia in pelle è colorata senza sostanze tossiche, tutti i pezzi sono controllati e rifiniti a mano. Il prodotto finale è dunque più consono alle esigenze vitali, assolutamente biodegradabile e innocuo per l’ambiente.

“Ma di questo prodotto non va esaltata solo l’ecocompatibilità – spiega l’assessore provinciale all’agricoltura Avelio Marini che ha presentato l’evento – questa calzatura è in grado di competere dal punto di vista del prezzo persino con le produzioni massive e spesso di scarsa qualità provenienti dall’Oriente. A condizione che i passaggi commerciali intermedi siano contenuti, la scarpa ecologica di Monte Urano ha infatti un prezzo finale al pubblico inferiore agli 80/90 euro e può essere ancor minore se acquistata direttamente in fabbrica o attraverso mediazioni gratuite come quella offerta dalla “Filieracorta Picena”, lo sportello attivato dalla Provincia di Ascoli per mettere in contatto diretto consumatori e produttori agricoli del Piceno che coltivano nel rispetto delle norme “bio”. Offriremo dunque il nostro supporto ai produttori della scarpa ecologica di Monte Urano perché essa rientra pienamente nelle finalità di “Filieracorta””.

“Oggi abbiamo una dimostrazione – conclude Marini – che la produzione artigianale seria non ha costi maggiori, ma inferiori a quelli industriali delle multinazionali. Queste ultime infatti puntano a vendere un prodotto con marchio ma senza qualità mentre l’artigianato serio dimostra di saper vendere la qualità, anche senza marchio (o senza un marchio famoso