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La pronipote del conte Boccabianca Brunilde Neroni premia il vincitore Albert Menchen

Cupra Marittima | Il ventunenne spagnolo ha eseguito, in modo eccellente, la Fantasia sulla Carmen di Pablo De Sarasate, accompagnato dall'orchestra dell'Accademia Adriatica, direttore Dante Milozzi.

premio Vincenzo Boccabianca Cupra Musica Festival

E' stata una serata di grande musica e di interesse storico e culturale quella di venerdì sera a Villa Boccabianca che ha visto l'assegnazione del primo premio ‘Vincenzo Boccabianca' da parte della pronipote del conte Boccabianca prof.ssa Brunilde Neroni al miglior violinista tra gli allievi del festival.

Vincitore di questa prima edizione del premio è il ventunenne spagnolo Albert Menchen che ha eseguito, in modo eccellente, la Fantasia sulla Carmen di Pablo De Sarasate, accompagnato dall'orchestra dell'Accademia Adriatica, direttore Dante Milozzi. Albert Menchen, di Siviglia, è allievo del maestro Boris Garlitsky a Parigi; concluso il Cupra Musica festival volerà in Spagna per un'altra competizione. Studia il violino da quando aveva 7 anni. 'Si tratta - come ha spiegato il direttore artistico Dante Milozzi - di un premio istituito per onorare la memoria di un grande musicista, violinista e direttore d'orchestra che visse proprio nella villa sede del Festival. Un grazie particolare a Luca Maria Gallo che ha coordinato in prima persona la realizzazione del violino''

La cerimonia di premiazione, alla quale oltre al sindaco di Cupra Marittima Giuseppe Torquati erano presenti anche il sindaco di Ripatransone Paolo D'Erasmo e l'assessore provinciale Ubaldo Maroni, è stata introdotta dal musicologo Claudio Giovalè che ha condotto accurati studi sulla vita di Vincenzo Boccabianca.

A consegnare il violino, modello Stradivari, realizzato dai maestri liutai di Cremona: Gallo, Quagliano e Pucino è stata la professoressa Brunilde Neroni che ha ricordato i momenti salienti della vita del conte Vincenzo Boccabianca: l'insegnamento del violino da parte della madre, la formazione di un quartetto d'archi anche con il fratello, il furto di un violino Stradivari.

Vincenzo Boccabianca ha suonato poi, fino alla morte, un violino Postacchini realizzato da un liutaio fermano nel 1841, ha conosciuto Paganini e Verdi; quest'ultimo gli ha regalato una bacchetta tuttora conservata nel museo di Ripatransone. La professoressa Neroni ha infine mostrato una bacchetta del conte Boccabianca da lei conservata e mai mostrata prima.

 

09/09/2007





        
  



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