P.S.Elpidio: Una ricca realtà archeologica
Porto Sant'Elpidio | La storia della città attraverso la ricerca e la valorizzazione di un'area archeologica via Palo.
Valorizzare i siti che raccontano la storia della città e che restituiscono una dignità archeologica alla città. E' questo uno degli obiettivi dell'amministrazione che sta ragionando intorno alla possibilità di rivitalizzare il sito archeologico di Via del Palo con una Basilica Romanica, chiuso con un cancello dalla Sovrintendenza da diversi decenni.
E quello di via del Palo è solo uno dei tanti siti che hanno portato a ritrovamenti importanti nella giovane città rivierasca. Anche nella zona Corva, infatti esiste un altro sito archeologico tra i più estesi e antichi addirittura delle Marche: si tratta della necropoli arcaica della prima età del Ferro, rinvenuta quasi novanta anni fa sulle colline di Corva, Fonteserpe e Pescolla.
Intanto alcune iniziative per sensibilizzare la città intorno alla memoria storia e alle proprie origini. Durante il mese di ottobre, a partire da domani 1 ottobre, e la prima settimana di novembre a cura dell' Aula della Memoria e dell' Assessorato alla Cultura di Porto Sant' Elpidio, è stato organizzato un ciclo di conferenze, dal titolo "Notizie dal passato" durante il quale si discuteranno temi riguardanti la storia antica ed antichissima della nostra città. Gli incontri che si annunciano allettanti per le tematiche proposte, si terranno in prima serata, alle ore 21.15, presso la sala conferenze della Casa del Volontariato (sede della Croce Verde) in via del Palo .
Il primo intervento sarà quello a cura dell' archeologo di Civitanova Marche dott. Alvise Manni il quale presenterà, con dovizie di particolari, il noto tema della discussa ubicazione della antichissima città di Cluana e degli altri municipi romani che lo storico e naturalista dell' epoca imperiale, Plinio il Vecchio posizionò, 2000 anni fa, nel Piceno. Venerdì 29 ottobre sarà la volta degli stessi conduttori dell' Aula della Memoria, Giovanni Tombolini e Anna Rita Traini, di ripresentare, a distanza di dieci anni dalla scoperta avvenuta nel marzo 1994, la lapide del banchiere romano Publio Oppio.
La lapide, che fu rinvenuta nel cortile di villa Murri, è la più antica attestazione dell' attività di un banchiere romano nella storia di Roma; rispetto a quanto emerso dallo studio dell' iscrizione avvenuta nel corso degli anni, sono previste delle grandi novità che verranno presentate per la prima volta e pubblicamente proprio in quella sera.
Concluderà il trittico delle conferenze una dotta relazione sulla Civiltà Picena nelle Marche da parte dell' archeologo di Ascoli Piceno, dott. Marco Ritrecina, ricercatore presso l' Università di Macerata,; il dott. Ritrecina, fra l' altro, ha studiato in modo particolare la necropoli rinvenuta in zona Corva, Fonteserpe e Pescolla.
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01/10/2004
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