La Regione Marche, la Provincia e il Comune di Ascoli mostrano coesione in occasione del grave momento legato all’annuncio da parte della Sgl Carbon di mettere in mobilità la stragrande maggioranza degli operai impiegati nell’azienda.

Dal confronto del 30 settembre tra il Coordinamento politico-isituzionale costituito il 20 ottobre dell’anno scorso e le parti sociali viene fortemente riaffermata “la convergente determinazione a procedere senza indugi alla definizione del progetto di riutilizzo dell’area dell’SGL Carbon, ponendo al centro della progettazione delle nuove funzioni la promozione di quelle pubbliche e di interesse collettivo volte, in particolare, a favorire la riqualificazione scientifica e tecnologica del territorio allo scopo di produrre ricadute positive sullo sviluppo economico, sociale ed occupazionale”.

Ribadito l’invito all’azienda a partecipare attivamente, “o quantomeno a favorire” la riconversione del sito, dal tavolo di concertazione arriva energico l’invito a rinunciare all’avvio delle procedure per l’annunciata messa in mobilità dei 107 operai, scelta che inficerebbe il clima di massima coesione e serenità, necessario per raggiungere gli obiettivi legati alla difficile riconversione.

Dal documento, firmato dal Sindaco Piero Celani, dal Presidente della Provincia Massimo Rossi e dall’Assessore delegato per la Regione Marche Ugo Ascoli, emerge infine l’impegno ad “attivare un rapido processo di concertazione interna allo scopo di individuare, d’intesa con l’ARMAL, responsabilità, costi e tempi della progettazione dell’intervento, con l’obiettivo di pervenire, nel breve periodo, ad un concreto progetto di fattibilità che individui destinazioni, dimensioni, fonti di finanziamento, previsioni di impatto occupazionale e quanto altro necessario a dare avvio al processo di riconversione del sito”.