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I comportamenti, le opinioni e gli atteggiamenti dei giovani marchigiani

Ancona | Minardi: "Coltivate i vostri sogni".

Indagine de LaPolis presentata in Regione

I giovani marchigiani ripongono maggiore fiducia verso le istituzioni locali e meno verso quello statali. Rispetto ai loro coetanei italiani, "si fidano di più soprattutto della Regione, della scuola, dei Comuni e dell'Unione europea; di meno soprattutto dei sindacati, dei partiti e dello Stato".

Il dato emerge da una ricerca condotta da LaPolis (il laboratorio di studi politici e sociali dell'Università di Urbino), nell'ambito del progetto "Prove di democrazia - Rete dei Consigli comunali dei ragazzi". Un'iniziativa che rientra nell'Accordo di programma quadro (Giovani ri-cercatori di senso), stipulato lo scorso luglio tra la Regione Marche e il ministero alle Politiche Giovanili. L'indagine è stata illustrata dal professor Giovanni Torrisi (LaPolis), presso la Giunte regionale, agli insegnati e ai dirigenti delle scuole superiori che hanno aderito al progetto, ai coordinatori degli ambiti sociali, agli amministratori della Consulta Anci giovani, alle Province e ai Comuni capoluogo.

"La Regione Marche è molto attenta alle esigenze del mondo giovanile, sia per quanto riguarda le problematiche della casa, dell'imprenditoria giovanile, sia per quello che riguarda l'occupazione e il disagio giovanile - ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura e alle Politiche Giovanili, Luigi Minardi - È nostra intenzione aprire una nuova stagione sull'utilizzo di competenze giovanili nella gestione dei beni culturali: vogliamo immettere un'anima giovane e dinamica dentro i nostri beni recuperati. Vogliamo rivolgere un attenzione particolare ai nostri giovani talenti che si cimentano coi vari linguaggi artistici: arte visiva, poesia e letteratura, prosa e danza, musica, cinema ed altro.

A tutti i giovani marchigiani vogliamo lanciare un messaggio: coltiva il tuo sogno, la Regione c'è". La ricerca è stata diretta da Ilvo Diamanti (direttore de LaPolis). Si basa su un sondaggio telefonico svolto nei periodi 3-6 aprile 2007 e 11-20 giugno 2007. Il campione dei giovani è composto da 769 unità ed è rappresentativo della popolazione residente nelle Marche, con età compresa tra i 15 e i 29 anni. I ragazzi marchigiani non appaiono disinteressati, individualisti o isolati. Ma il loro coinvolgimento è in gran parte di tipo ricreativo, culturale o sociale, come nel caso del volontariato. Si avverte un distacco rispetto alla politica nazionale e una "preferenza per forme di coinvolgimento che privilegiano la dimensione locale", associata a un'idea di maggiore concretezza, rispetto a "istituzioni percepite, evidentemente, lontane".

Nel tempo libero i giovani marchigiani coltivano una "preferenza per attività inerenti strettamente la propria sfera privata: interessi personali, amicizie, divertimento". Il 76% del campione ascolta la musica, il 57% pratica lo sport, il 55% s'intrattiene davanti al computer e il 52% frequenta locali pubblici (bar, pub, birrerie). Mentre il tempo trascorso nei luoghi a socialità più diffusa è decisamente minore: 15% in associazioni o gruppi di volontariato e parrocchiali, il 5% nei centri sociali e di incontro. L'indagine evidenzia anche una "centralità, nell'esperienza di vita dei giovani, della famiglia di appartenenza".

Hanno, dunque, rapporti decisamente buoni con i propri genitori e ritengono di poter godere di margini di libertà notevoli, soprattutto dopo il conseguimento della maggiore età. Escono molto e tendono a farlo con "la compagnia di riferimento": parlano "moltissimo di questioni inerenti la scuola o il lavoro, le relazioni sentimentali, lo spettacolo o lo sport".

Evidenziano "un senso di soddisfazione per la propria vita nel presente" che convive con atteggiamenti non ottimistici rispetto al futuro: "Il 59% ritiene che i giovani di oggi andranno incontro a posizioni socioeconomiche peggiori rispetto a quelle conquistate dagli adulti". Ma questa disillusione non sembra provocare rassegnazione.

"Anzi, i giovani marchigiani appaiono piuttosto combattivi rispetto al futuro", specie quando convogliano le preferenze su attività lavorative che richiedono iniziativa, assunzione di rischi e responsabilità, "differenziandosi dalla popolazione adulta che sembra valutare maggiormente la sicurezza e la stabilità dell'impiego". I ragazzi marchigiani sembrano rifuggire dall'idea "dell'eterna giovinezza", per compiere significativi passi "verso la maturità e l'assunzione delle relative responsabilità".

11/10/2007





        
  



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Indagine de LaPolis presentata in Regione
Indagine de LaPolis presentata in Regione

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