La Fermana Calcio è tornata al lavoro in vista del prossimo impegno di campionato, tra le mura amiche, contro la Spal. Questa sarà la prima partita in cui si toccherà con mano gli effetti della nuova ripartizione dei gironi del campionato di C1: in precedenza infatti la Spal di Ferrara ha militato nel girone A, identificato con il nord, ma da quest'anno, la suddivisione basata sul criterio est ed ovest, o per meglio intendere, riviera tirrenica-adriatica, farà si che nel corso del torneo verranno a scontrarsi squadre che nei campionati scorsi militavano in gironi diversi con la conseguenza di non conoscere al meglio gli avversari.

Per tornare alla compagine canarina, il lavoro settimanale è stato incentrato, oltre  che alla solita e consueta parte tecnico-tattica, all'analisi del macht di domenica scorsa e soprattutto, all'analisi della gran mole di gioco creata e non finalizzata dagli avanti giallo-blù.

Paradossale, secondo mister Cari, subire un tiro in porta come sinonimo di gol e sprecare tante occasioni che non solo potevano valere il pareggio, ma fondamentali punti salvezza.

Proprio questo, concentrarsi per non sciupare in avanti, sarà l'imperativo per cercare di capitalizzare al meglio le occasioni ardue, ma casalinghe, che il calendario offre alla società del presidente Battaglioni. Inutile sottolinere il fatto che il prato di casa sarà terra fertile per ottenere, anche in virtù della spinta degli ultras fermani, punti salvezza.

Per quanto riguarda gli atleti, si spera di recuperare i soliti acciaccati, Kalambay, Onesti e Micallo. Per valutare al meglio le condizioni degli stessi, e provare qualche schema corale, la società sta organizzando un'amichevole contro una squadra dilettantistica locale.