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"Siamo una famiglia distrutta"

Ascoli Piceno | Queste le parole del padre del ragazzo responsabile dell’incidente al Del Duca. Migliorano le condizioni della donna, che stamattina ha ricevuto la visita in ospedale dei genitori del sedicenne.

Il minorenne autore del lancio del razzo che ha colpito la tifosa doriana è stato rimesso in libertà. La Procura per i minorenni di Ancona si è riservata di richiedere nelle prossime ore una misura cautelare. Saranno le indagini coordinate dal pm Adriano Crincoli della Procura della Repubblica di Ascoli e di quella dei minorenni di Ancona a stabilire in che modo il sedicenne E. M. e il diciottenne F. S. siano potuti entrare ieri nello stadio 'Del Duca' al termine della partita Ascoli-Samp e lanciare il razzo che, frantumandosi, ha colpito alla fronte la tifosa doriana Ambretta Piergiovanni, 57 anni, di Fano.

Il minorenne si trova ora nella sua abitazione, a disposizione dell'autorità giudiziaria minorile, mentre F. S. e' agli arresti domiciliari: per loro, l'accusa e' di porto abusivo di strumento lanciarazzi e lesioni gravissime. Già ieri, il questore di Ascoli Nicolò D'Angelo aveva parlato del ragazzo come di un isolato, che si sarebbe giustificato dicendo di aver lanciato il razzo pensando che si trattasse di un fumogeno.

Il razzo di segnalazione nautica, lanciato dalla curva sud, si e' frantumato contro il gradone e le schegge hanno colpito alla fronte la tifosa, che ha riportato, secondo il bollettino medico, un ''trauma cranico non commotivo, frattura dell'osso frontale sinistro con contusione emorragica al lobo frontale e un piccola falda di pneumoencefalo, piccolo ematoma extracerebrale ossolaterale, vasta ferita lacero.contusa nella regione frontale sinistra''.

Resta ora da capire come i due giovani siano riusciti ad entrare nello stadio intorno alle 16:40, poco prima che l'arbitro fischiasse la fine della partita, vinta poi dai bianconeri per 2-1, aggirando i controlli.

"Non so perché l'ho fatto": così avrebbe più volte risposto agli inquirenti che gli chiedevano il motivo del suo gesto il minore che ha ammesso di aver lanciato il razzo che ha colpito la tifosa doriana. Il ragazzo avrebbe anche più volte ribadito di non coprire terze persone, e di aver fatto tutto da solo. Stando a quanto si é appreso, il sedicenne e il diciottenne, ora agli arresti domiciliari con l'accusa di aver agito in concorso con il minore, sarebbero andati insieme a San Benedetto del Tronto, prima della partita, per prendere il razzo di segnalazione nautica che era nella disponibilità della famiglia del sedicenne, su di una barca.

Non corre pericolo di perdere l'occhio destro la tifosa della Samp Ambretta Piergiovanni, di Fano, ferita ieri alla fronte dalle schegge di un razzo lanciato dalla curva sud al termine della partita Ascoli-Samp. La donna é ricoverata da ieri sera nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Teramo. Secondo fonti mediche le condizioni sono stazionarie. Il trasferimento dall'ospedale di Ascoli a quello abruzzese si era reso necessario in quanto in quest'ultimo vi sono strutture più adeguate alla patologia della paziente. Ambretta Piergiovanni resterà per almeno i prossimi tre giorni nella struttura sanitaria abruzzese. I genitori del sedicenne, autore del gesto, sono andati a trovare la tifosa in ospedale per scusarsi per il gesto compiuto dal figlio.
Queste infine  le dichiarazioni alla stampa del padre del ragazzo, stimato professionista ascolano. “Siamo una famiglia distrutta, condanno quello che ha fatto mio figlio come tutte le manifestazioni di violenza. Chiedo scusa alla famiglia della signora per il gesto di mio figlio. È un ragazzino di sedici anni che pensava di avere in mano un fumogeno e non un razzo”.

17/10/2005





        
  



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