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Piccoli Comuni ancora in rivolta contro la legge Finanziaria

Ascoli Piceno | A far infuriare i sindaci interviene il provvedimento che impone la cancellazione della Giunta nei Comuni al di sotto dei 3000 abitanti

di Paolo Clerici

Piccoli Comuni in fermento dopo l’approvazione del provvedimento della finanziaria secondo cui nelle Amministrazioni al di sotto dei 3000 abitanti si potrà avere solo il sindaco e non più la Giunta comunale.

Proseguendo lungo il solco tracciato dal precedente riordino amministrativo, la norma contenuta nella legge Finanziaria elaborata dal Governo intende accentuare ulteriormente la funzione manageriale attribuita al sindaco dei piccoli Comuni. Un “sindaco – manager” che accentrerebbe nelle proprie mani tutti i mandati e le deleghe distribuiti oggi ai diversi assessorati.

La reazione dei Primi cittadini al provvedimento che intende assestare un robusto taglio ai costi della politica è, intanto, rabbiosa. Secondo il sindaco di Malignano, Armando Falcioni, il disegno di legge da sottoporre ancora all’approvazione del Parlamento “favorirebbe l’instaurazione di un vero e proprio regime monocratico”.
E poi aggiunge “non è questa la strada per ridurre i costi della politica, meglio adottare provvedimenti atti ad evitare la duplicazione degli uffici statali nelle province appena istituite”.

All’incredulità del sindaco di Castorano, Franco Pezza fa eco il furore del Primo cittadino di Appignano, Nazzarena Agostini, che definisce il provvedimento “fortemente antidemocratico”. “Sarebbe più opportuno – prosegue la Agostini –piuttosto che la cancellazione della Giunta comunale, istituire la non retribuzione degli assessorati”.

E’ sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Venarotta, Sciamanna che, dopo aver già rinunciato allo stipendio da Primo cittadino, propone l’accorpamento dei piccoli Comuni per mantenere in vita la figura istituzionale della Giunta.

“Anche l’amministratore più attento – sostiene Sciamanna - può facilmente commettere degli errori se non affiancato adeguatamente da uno staff di collaboratori che procedono, in maniera collegiale, all’assunzione delle decisioni più importanti”.

Da rilevare, infine, la pericolosa “zona grigia” occupata, in questo momento, dal Comune di Castignano che, con i suoi 3011 abitanti, riviste una posizione piuttosto critica sullo scacchiere istituzionale.

17/10/2006





        
  



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