Beatificazione di Madre Teresa
| ROMA - Dai Papaboys tutti i numeri e le cifre
di Giancarlo Padula
Il Portale dell'informazione e della comunicazione cattolica, Papaboys, attraverso un giro d'orizzonte della stampa italiana, rende noto che sono stati distribuiti finora oltre 150 mila biglietti, ma il numero cresce di ora in ora, man mano che si avvicinano il giorno e l'ora della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta, domenica 19 ottobre.
I pellegrini invaderanno Piazza San Pietro, via della Conciliazione fino a Castel Sant'Angelo, come è accaduto in occasione della canonizzazione di Padre Pio. Saranno istallati 8 maxi schermi per consentire a tutti i presenti di seguire la cerimonia, mentre la Radio Vaticana garantirà la traduzione simultanea in sei lingue: Italiano, inglese, francese, tedesco, albanese e portoghese.
Il gruppo più numeroso sarà quello degli italiani, seguito a ruota dagli statunitensi, almeno 10 mila pellegrini. Un migliaio dall'Albania. Per non abbandonare i poveri e gli ammalati che assistono in tutto il mondo i sacerdoti, le suore, i religiosi Missionari della Carità, la Congregazione fondata da Madre Teresa, seguiranno la cerimonia in televisione. Il portale realizzerà servizi e video, come per il venticinquesimo anniversario di pontificato di Giovanni Paolo II, dunque invitano tutte le persone interessate, i cattolici, laici e religiosi, i cristiani in generale, i giovani, le donne, i ragazzi e le ragazze, gli anziani e più globalmente quanti seguono abitualmente i grandi eventi a collegarsi fin da queste ore, sul portale www.papaboys.it, che già sta inviando, aggiornando due volte al giorno, speciali, video, interviste, servizi, notizie per entrambe le cerimonie.
In piazza San Pietro giungeranno solo circa 500 suore e religiosi, dei quali molti saranno alloggiati in una piccola tendopoli al Casilino. La Presidenza del Consiglio dei ministri ha inserito la beatificazione di Madre Teresa nel calendario dei grandi eventi del 2003. Almeno un migliaio saranno gli uomini delle forze dell'ordine mobilitati, mille anche i volontari della Protezione Civile e delle Missionarie della Carità. Interverranno capi di Stato, personaggi del mondo dell'economia, della cultura che hanno conosciuto personalmente Madre Teresa. Saranno presenti le massime autorità dello Stato italiano e del Governo.
Naturalmente sarà presente tutto il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede e di gran parte del collegio cardinalizio (164 in tutto), convocato dal Santo Padre per il Concistoro. Potrebbe anche essere presente una delegazione interreligiosa. Ma i veri protagonisti della giornata saranno i poveri tra i poveri, almeno tremila, in prima fila, di diverse nazionalità.
Settemila saranno i partecipanti alla veglia missionaria di sabato 18 ottobre, un locale è stato messo a disposizione per la Sala operativa della protezione civile, un centro di gestione multiforze per la sicurezza, un servizio elivideo per il controllo dall'alto della zona dell'evento, un centro tendopoli, due punti di informazione nella città, cinque punti medici; tre ospedali allertati, 700 sono i bagni chimici.
Le date: 1910: il 26 agosto Agnes Gonxha Bojaxhiu, che diventerà poi Madre Teresa, viene alla luce dalla madre Drane. La sua è una famiglia albanese di Skopje, in Macedonia. Il padre, Kole, è laureato in farmacia, e muore quando la bimba ha 7 anni, così Agnes viene cresciuta dalla mamma, insieme al fratello e alla sorella. A 18 anni, nel 1928, chiede di essere accolta dalle suore di Loreto che operano nel Bengala. Nel 1929, inizia il noviziato a Darjeeling, proprio ai piedi dell'Himalaya.
Nel 1931, quando finisce il noviziato, Agnes prende i voti e viene mandata a Entally, un quartiere di Calcutta, ad insegnare, è qui che cambia il suo nome civile in quello religioso di Teresa, il nome della suora carmelitana di Lisieux che il Papa aveva dichiarato santa, quattro mesi prima.
Nel 1943, nel corso della seconda guerra mondiale sul Bengala si abbattè una violenta carestia, in questo tempo Madre Teresa chiese alla superiora della sua Congregazione e all'arcivescovo di Calcutta, Monsignor Perrier, di lasciare il convento di Entally per dedicarsi completamente ai poveri, ma gli risposero di no, solo 18 agosto del 1948, arrivò la risposta: il Papa Pio XII si dichiarò d'accordo. Madre Teresa ebbe il permesso per un anno, come prova, lei lasciò la veste nera delle suore di Loreto per indossare il sari bianco, come le donne povere dell'India. Il 19 Marzo del 1949 arrivò Subashini Das, la prima ragazza fermamente intenzionata a seguire Madre Teresa, la prima delle quattromila all'anno della morte della fondatrice.
Nel 1953 Madre Teresa inaugura il Nirmal Hriday "Il posto dei cuori puri". Dopo un anno questo è il bilancio: 27 mila morenti ospitati, guariti e restituiti alla vita. Nel 1958 Madre Teresa riesce a trasferire i lebbrosi fuori dalla città, con edifici costruiti per loro e per i loro parenti. Questo posto viene chiamato Titagarh, Città della pace. Attualmente ospita 600 famiglie di lebbrosi. Il primo Febbraio del 1965, a Madre Teresa giunge un decreto firmato dal Papa: Paolo VI dà la propria approvazione alle Missionarie della Carità, che diventa il loro diretto superiore, al posto dell'arcivescovo di Calcutta.
In questo periodo le suore aprono la loro prima missione all'estero, a Cocorote, in Venezuela. Nel 1968, su invito del Papa, viene aperto un centro di assistenza a Roma. I centri e le case, si cominciano a moltiplicare in tutto il mondo, 600 sparsi nei cinque Continenti. Il 1975 è l'anno in cui Madre Teresa parla all'Onu e l'ultimo numero del mese di dicembre del settimanale Times, le dedica la copertina. Il titolo è "Santi viventi". Il 26 ottobre del 1985 l'Onu le rende omaggio proiettando un documentario dedicato alla sua opera.
Il 3 Febbraio del 1986 Giovanni Paolo II va in India ed entra nel Nirmal Hriday, stringendo la mano a Madre Teresa, all'ora del pranzo il Santo Padre indossa un grembiule e insieme alla suora serve i malati. Nel 1989 Madre Teresa ha un attacco al cuore , per oltre due mesi rimane in ospedale. Nel 1997 il Papa accoglie le sue dimissioni per motivi di salute e le Missionarie eleggono un'altra superiora, suor Nimala. Il 5 settembre dello stesso anno, alle 21.30, muore nella Casa madre di Calcutta e il governo indiano celebra i funerali di Stato.
Trenta sono i libri pubblicati fino ad oggi sulla suora. Tra gli altri: "IL segreto di Madre Teresa" di Saverio Gaeta, di cui abbiamo parlato (Edizioni Piemme); "Il mio libro di preghiere" (Mondadori), "Madre Teresa, la mistica degli ultimi", di Franca Zambonini (Edizioni San Paolo).
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17/10/2003
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