Serata all'insegna della commozione e dell'indignazione al Bizzarri
San Benedetto del Tronto | Ieri sera il festival ha voluto dare una sferzata di attualità con la tematica sulle "morti bianche", viste ed interpretate attraverso la recitazione, la musica e i documentari.
di Francesca Poli
Da sin: Di Giacomo, Mencherini e Maltese
Serata commovente e riflessiva quella proposta ieri sera, 16 ottobre, al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto dalla XV Rassegna del documentario Libero Bizzarri. Il tema, affrontato da attori, musicisti e documentaristi, è più che mai attuale e rappresenta una vera e propria piaga nel nostro paese: le morti bianche, gli infortuni sul posto di lavoro che mietono una vittima ogni 7 ore e oltre un milione di incidenti all'anno.
La serata si è aperta con la proiezione di Vento dell'Adriatico un documentario che Florestano Vancini girò seguendo gli avvenimenti di una drammatica giornata di lavoro dei pescatori sambenedettesi, a lavorare in mezzo ad una tempesta, tra fatica e sacrificio, il tutto per un magro bottino. Splendido il monologo di Giorgio Felicetti che ha interpretato una scena tratta dalla sua opera Vita d'Adriano, un "operaio invisibile" delle officine meccaniche Cecchetti di Civitanova Marche che, come tanti altri nell'azienda, ha maneggiato per anni amianto da mattino a sera, incosciente di ciò che gli avrebbe causato.
E' stata poi la volta di Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese che con l' ironia e il sarcasmo delle loro trasposizioni in musica di poesie, hanno ancora di più sottolineato la gravità della situazione perché "Il lavoratore, in quanto persona, quando fatica è solo, quando vive è solo e quando schiatta ha bisogno di qualcuno che ricordi agli altri che è schiattato" ha affermato Di Giacomo.
Dai testi di Alda Merini, Roberto Roversi, Gianni d'Elia, Franco Loi, Marisa Zoni e Attilio Lolini, poesie diventate canzoni scritte appositamente per "Il pane loro", un testo teatrale di Stefano Mencherini (giornalista indipendente e regista Rai) sugli incidenti del lavoro, i due artisti del ‘Banco del Mutuo Soccorso', si sono lasciati andare ad eleganti arrangiamenti ed interpretazioni toccanti alternate ad immagini ed interviste rilasciate da persone che hanno vissuto in famiglia il dramma della morte bianca.
"Questa sera grazie al Bizzarri - ha concluso il giornalista Stefano Moncherini - abbiamo voluto dare non il nostro contributo di solidarietà bensì di indignazione, perché gli incidenti sul lavoro non capitano per caso o per destino, c'è sempre un responsabile".
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17/10/2008
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