All'inizio di settembre di quest'anno personale del Commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto si era accorto di strani movimenti nei pressi del civico 80 di via Crispi. Tale strano via vai di persone aveva fatto pensare ad una situazione relativa allo spaccio di stupefacenti.

Subito sono partite le attività di indagine agevolate dal fatto che la presunta attività illecita veniva svolta proprio nelle vicinanze del Commissariato. Dai successivi approfondimenti si è appurato che non si trattava di attività di spaccio di stupefacenti bensì di probabile prostituzione e si sono fatti accertamenti anche su siti web e su noti giornalini periodici dove alcune donne pubblicizzano la propria professione.

Dopo aver contattato l'inquilina dell'appartamento al numero telefonico reclamizzato, due dipendenti di questo ufficio, spacciatisi per clienti, sono stati invitati a raggiungerla nella abitazione di via Crispi. La prestazione avrebbe avuto un corrispettivo di 50 euro, cadauno.
Raggiunto l'immobile i "clienti" venivano fatti accedere all'interno dell'abitazione per consumare quanto concordato.

I poliziotti, dopo essersi qualificati, mostrando il tesserino e la placca di riconoscimento, hanno proceduto all'identificazione della donna di nazionalità cinese risultata essere residente a Milano.
La stessa dichiarava di volersi guadagnare da vivere con l'attività di "massaggiatrice" e di essere sposata dal 2006 con un italiano G.S., siciliano classe '54, e di essersi trasferita a San Benedetto alla metà di agosto di quest'anno trovando casa tramite un annuncio pubblicitario.

Il proprietario di casa, del tutto estraneo alla vicenda, gli aveva dichiarato di non poter dare in locazione l'appartamento prima della fine di ottobre. G.S., però ha chiesto nel frattempo di poter lasciare alcuni effetti personali e di iniziare il trasloco da Milano a San Benedetto del Tronto senza dimorarvi. Il proprietario ha acconsentito e gli ha consegnato le chiavi rimanendo d'accordo che si sarebbero sentiti alla fine di settembre. Nel frattempo ha dato inizio all'attività all'insaputa dell'ignaro proprietario.

È stato rilasciato inoltre un documento della cinese completamente contraffatto. G.S. è stato denunciato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in quanto è stato accertato che era lui che aveva indotto la moglie a prostituirsi. L'uomo ha diversi precedenti specifici.