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Un no al Presidente Autorità portuale di Ancona

| ANCONA - La giunta esprime parere non favorevole all’intesa sulla proposta di Annibaldi avanzata dal Ministro Lunardi.

La Giunta regionale ha espresso parere non favorevole ai fini dell’intesa prevista dalla legge sui porti (la n. 44/94) alla nomina di Paolo Annibaldi quale presidente dell’Autorità portuale di Ancona, proposta dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi.

La lettera del Ministro con la proposta di Annibaldi, che tra l’altro nella segnalazione dei candidati avanzati dagli Enti tralascia di citare quella del comune di Ancona,  è giunta al Presidente il 6 ottobre scorso, quattro mesi dopo l’invio delle candidature da parte degli Enti locali e della Camera di commercio.

Il diniego del governo regionale all’accordo è motivato in primo luogo dal fatto che la  Regione porta avanti una strategia complessiva e condivisa con gli Enti locali, una politica che non le permette di aderire all’intesa su un’unica candidatura, espressione di una imposizione centralistica.

Va inoltre considerato che il porto di Ancona é uno scalo fortemente interconnesso con il territorio provinciale e regionale, soprattutto per lo sviluppo dei sistemi logistici e di trasporto. In tale contesto, conseguentemente, le indicazioni proposte dagli enti locali territoriali non possono essere totalmente ignorate, pur nel necessario raccordo con le categorie economiche e produttive.

Il no all’intesa da parte del governo regionale non è un giudizio negativo di merito su Annibaldi o il suo operato, ma una valutazione politica e istituzionale che tiene conto di tutti gli aspetti connessi allo sviluppo del porto dorico.

Nella lettera con cui trasmetterà la deliberazione della Giunta al ministro Lunardi, il presidente D’Ambrosio chiederà di attivare, dopo la mancata intesa, la nuova procedura per la nomina del Presidente dell’Autorità portuale la quale prevede che “Il Ministro chiede al Presidente della Giunta regionale una nuova terna, tenendo conto anche delle indicazioni degli Enti locali e della Camera di Commercio”.

L’esecutivo regionale chiede una procedura celere  per porre fine ad una gestione commissariale di oltre un anno, mentre è avvertita l’esigenza di una soluzione stabile e definitiva, premessa necessaria per il rilancio del porto di Ancona. 
  

19/10/2004





        
  



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