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Utilizzo delle risorse dell’Unione europea da parte della Regione Marche

| ANCONA - L’assessore Cataldo Modesti respinge accuse e allarmi del consigliere di Alleanza Nazionale, Guido Castelli.

“Alleanza Nazionale agita confusamente lo spettro di problemi e difficoltà sull’uso delle risorse comunitarie nelle Marche che non corrispondono alla realtà delle cose.

Il consigliere regionale Guido Castelli, con interventi nelle cronache regionali, cita numeri infondati circa le risorse comunitarie che la nostra regione rischierebbe di perdere quanto al Docup Ob. 2, il programma comunitario di cofinanziamento per gli investimenti pubblici e privati nel sistema economico e infrastrutturale.

Il consigliere di Alleanza Nazionale lamenta genericamente ritardi della Regione e sembra non rendersi conto che il trend degli investimenti nel sistema economico risente inevitabilmente dell’andamento del sistema economico nel suo complesso.

In altri termini, se le Piccole e medie imprese rallentano gli investimenti, anche a causa dell’inesistente politica di sviluppo economico dell’attuale governo nazionale di centro-destra, è evidente che questo dato può riflettersi sul livello della domanda di finanziamenti delle Pmi locali.

Non a caso, il Ministero delle attività produttive, d’intesa con l’IPI (Istituto per la progettazione industriale) sta confrontando con le Regioni modalità per rendere più flessibile la spesa relativa all’impiego delle risorse della legge nazionale 488.

Nonostante questo, dalla primavera dello scorso anno a oggi, si è provveduto a impegnare pressoché totalmente le risorse collegate alla 488, per un totale di oltre 3 milioni di euro.

Analoga considerazione vale per gli Enti Locali. Se la politica governativa ne mette sempre più in discussione la gestione corrente, è evidente che ne consegue una maggiore difficoltà nel gestire investimenti significativi.

Il consigliere Castelli dà spazio alla fantasia, ipotizzando “poco tempo per la procedura finale” riguardante specificatamente le imprese artigiane. Le considerazioni dell’esponente di AN non sono affatto chiare. A ogni modo, le Pmi artigiane hanno un anno di tempo per realizzare i loro investimenti e ben novanta giorni di tempo per rendicontare la spesa.

Altrettanto infondata è la dichiarazione circa la presunta ipotesi che la Commissione possa “revocare” i fondi. Semmai, proprio per la situazione generale in cui versa l’economia del Paese, per l’incapacità del governo nazionale nel cogliere le occasioni offerte dal mercato mondiale e nel governare lo sviluppo del sistema imprenditoriale, potremmo incontrare in futuro difficoltà nel pieno impiego delle risorse disponibili. Ma non c’è proprio niente da ridare indietro!

Oltre tutto, e qui il consigliere Castelli raggiunge il meglio della sua confusa ricostruzione del meccanismo di cofinanziamento comunitario, le cifre cui fa riferimento non hanno riscontro con la realtà, in quanto entro quest’anno si debbono certificare le spese degli anni 2001-2002, per un totale di 20 milioni di euro del FESR.”

19/10/2004





        
  



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