Avete mai provato a scrutare qualche cosa con una lente d'ingrandimento? Ebbene, si vedono tutti i particolari, anzi tutti i difetti. Al Riviera delle Palme la lente d'ingrandimento si chiamava Sora. Una squadra senza tante pretese che ha uno solo scopo: la salvezza. Ebbene il Sora era venuto con un obiettivo semplice, semplice: non farsi travolgere dalla corazzata rossoblu che puntava dritta, dritta al vertice della classifica e, se la fortuna l'avesse assistita, racimolare un punticino per la sua scarna classifica.

Troppa grazia Sant'Antonio, potrebbero esclamare, invece di uno ne portano a casa tre, con un solo tiro in porta, tiro particolare per la verità, da campioni di carambola, una preziosità rara da vedere. E' bastato questo per far alzare sopra il campo una grande lente d'ingrandimento che ha mostrato tutti i difetti dei rossoblu, quei difetti che solo pochi addetti ai lavori fino ad ora erano riusciti a vedere ad occhio nudo. Per esempio ha messo in risalto il colore, verde intenso,  di quelle zone che corrono lungo le linee laterali, ma si, quelle che gli intenditori chiamano "fasce laterali". Erano così verdi perché nessuno le aveva mai calpestate. Avrete infatti visto mai qualche cross dal fondo da parte della Samb? Se lo avete visto e fotografato ditemelo: ci facciamo un ingrandimento e lo appendiamo nella stanza di mister Trillini.

Si notava , sempre per esempio, uno Zerbini che ogni volta che un centrocampista aveva la palla schizzava dritto verso la porta. Nessuno forse gli aveva detto che qualche volta è opportuno andare incontro alla palla per fare una scambio.

Si è notato anche che , dopo l'ingresso di Bifini, i quattro dell'apocalisse (Bifini, Scadurra, Esposito e Zerbini)che avrebbero dovuto travolgere il Sora, non hanno nemmeno impressionato un po' la difesa ospite. Solitamente erano tutti e quattro nello spazio di un metro quadrato, il modo più semplice per essere marcati. Nessuno che dicesse loro che almeno un paio dovevano stare larghi.Oppure che ci si rendesse conto che quattro punte sono forse troppe per una squadra che fa anche fatica a "salire"  anche quando ha in campo quattro centrocampisti.

Con la lente si è visto anche che quando di fronte si rossoblu c'è una squadra che pensa solo a difendersi e la fortuna non è disposta a dare una mano (vedi il gol mancato da Zerbini) fa una fatica enorme ad organizzare il gioco.

Togliamo la lente d'ingrandimento e proviamo a pensare: perché ci sono tutti questi difetti? Bella domanda vero. Ecco un perché da ottimista. Siamo all'inizio del torneo e la preparazione è alquanto precaria, specialmente per gli ultimi arrivati. In più gli schemi di gioco non sono stati ancora assimilati. Certo dei buoni motivi che, tra l'altro, avevamo già utilizzato come attenuanti tempo fa. Pazientiamo ancora e aspettiamo la partita con la Viterbese. Utilizzeremo la capolista, che va come un diretto, come cartina di tornasole.
Stiamo a vedere. A Domenica.