Un Partito Democratico diviso; diviso e dilaniato dalle divisioni interne. Nel quale, "il primo che si alza dice la sua; e ognuno, sostiene tutto ed il contrario di tutto".
E con il quale, - dunque - risulterebbe davvero arduo e difficile, dialogare in maniera costruttiva.

Questo, - "in nuce" ed in sintesi - il pensiero che SiAmo San Benedetto (uno dei 4 Gruppi Consiliari di maggioranza presenti nel Consiglio Comunale di San Benedetto), affida ad un articolato comunicato stampa diffuso agli organi di informazione.

E nel quale, - nel prendere a riferimento esemplare la questione inerente all'ex plesso scolastico in via Petrarca che proprio negli ultimi giorni ha tenuto banco ed animato il dibattito politico (non risparmiando peraltro diverse critiche rivolte all'Amministrazione Piunti) - se da un lato offre una disamina impietosa della situazione che minerebbe gli equilibri interni (ed inerenti) al Partito Democratico sambenedettese, dall'altro - pur sottolineando e rimarcando come resti viva la disponibilità e l'apertura al dialogo con le minoranze espressa dall'Amministrazione di centro-destra guidata da Pasqualino Piunti sin dal suo insediamento - non nasconde (ed anzi palesa) le difficoltà a ritenere l'interlocutore, affidabile e, pertanto, costruttivo.

Questa "affidabilità", viene messa in discussione da SiAmo San Benedetto in riferimento al fatto che a suo avviso "nel PD dilaniato dalle divisioni interne" - afferma la Nota Politica del Gruppo Consiliare che ha come portavoce il Consigliere Comunale Rosaria Falco - "il primo che si alza dice la sua; ed ognuno sostiene tutto ed il contrario di tutto".

"L'apertura al dialogo con la minoranza consiliare della sinistra da parte dell'attuale Amministrazione di centro-destra" - prosegue e ribadisce la Nota - "è stata offerta fin dall'inizio; ma risulta difficile interloquire con un Partito Democratico dove ognuno ha un'idea diversa su cosa fare".

Stando ai termini di quanto prospettato da SiAmo San Benedetto, sarebbe - quindi - davvero arduo instaurare un confronto ed un dialogo che possa essere costruttivo.

"L'esempio eclatante" - puntualizza e specifica SiAmo San Benedetto - "riguarda l'immobile dell'ex scuola di via Petrarca: l'ex Sindaco Giovanni Gaspari (PD) lo pose tra quelli da dismettere; facendo approvare, addirittura, una variante che lo rendesse più appetibile dal punto di vista commerciale e senza dare indicazioni su come sarebbe stato investito il ricavato".

"L'associazione Rinnovamento e Progresso, che fa riferimento al consigliere Paolo Perazzoli (PD), invoca di farne un centro per residenti del quartiere; da ultimo, il consigliere Tonino Capriotti (PD) sostiene che il ricavato della vendita debba essere destinato all'ampliamento del Centro Arcobaleno, del Centro Primavera o alla ristrutturazione dell'ISC Nord" annota ulteriormente il gruppo consiliare di maggioranza.

Che, nell'incastonare questa panoramica nel nerbo della propria disamina politica, prepara (ed affonda) la stoccata:
«Se questa non è demagogia» - si chiede SiAmo San Benedetto - «come chiamarla?»

Che fare ?

«Noi di "SiAmo San Benedetto"» - afferma in conclusione la Nota Politica a firma di Rosaria Falco in qualità di Portavoce del Gruppo Consiliare così denominato «riteniamo auspicabile che il Partito Democratico faccia un po' di chiarezza al proprio interno e parli in modo ordinato con un'unica voce; altrimenti, non risulterà facile considerarlo come un interlocutore affidabile per un confronto costruttivo a vantaggio della Città e dei Sambenedettesi».