"Se prima c'erano solo leggende e dicerie popolari ad ipotizzare l'origine romana della comunità di San Benedetto, oggi la nostra città può conoscere e vantare il prestigio del suo passato, senza invidiare più niente ad altri centri". Così Margherita Sorge commenta i preziosi reperti archeologici rinvenuti durante la messa in sicurezza del vecchio incasato.

2000 anni di storia racchiusi in un metro e mezzo di strati sovrapposti sotto il manto stradale, tra via Voltattorni , Piazza Sacconi e via Rossini. Cave destinate alla conservazione degli alimenti, tombe con tanto di scheletri e un prezioso mosaico che fa pensare a residenze patrizie, raccontano di un Medioevo sambenedettese di origine latina. Così vicine alla storia di Benedetto martire, da stimolare gli approfondimenti degli studiosi dell' Archeologic (la società incaricata di controllare i lavori e di indagare i misteri del sottosuolo del centro storico).

Se agli scavi non c'era alternativa, in base al D.Lgs n. 163 del 2006 attraverso il quale la soprintendenza archeologica tutela le aree dei rinvenimenti, la pazienza e la curiosità dei residenti è stata ben ripagata dalla quantità inaspettata e dal valore inestimabile delle scoperte. Disponibili ad essere ammirate da curiosi ed estimatori, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00.

Chi volesse approfondire, non può perdersi il mini convegno in programma a Palazzo Bice Piacentini mercoledì 26 alle 17.30. Gli scavi stratigrafici che hanno portato alla luce un vero e proprio sito archeologico custodito da una cinta ubica medievale, costituiranno una fonte preziosa per l'Antiquarium Truentinum, la nuova ala del Polo Museale dedicata alle antichità.

Un motivo senz'altro valido per tollerare il rallentamento dei lavori nella rete fognaria, che comunque verranno ultimati entro un mese. Per permettere alla città di rintracciare gli albori della sua civiltà. Un speranza partita in sordina, coperta dal riserbo dovuto alla rilevanza dell'evento, che diventa certezza di una storia lunga due secoli.