"Sindaco e Comune basta teatrini: anche i tifosi sono cittadini, vergogna". Così recitava lo striscione esposto dai tifosi rossoblù della curva nord all'inizio del secondo tempo della gara Samb-Sora, e che chiamava in causa il sindaco Domenico Martinelli, la cui assenza nella riunione di venerdì scorso alla Prefettura di Ascoli Piceno aveva determinato il rinvio del summit a giovedì prossimo. "Mi dispiace per lo striscione, ma bisogna sapere quelli che sono i campi di mia competenza – si difende il sindaco Domenico Martinelli – Il problema della sicurezza non spetta a me. Mi faccio solamente portavoce delle lamentele dei tifosi. Si fa presto quindi ad accusare. Non sono affatto responsabile per questa situazione".

L'assenza di venerdì prossimo nel summit in Prefettura ha originato un'altra domenica a piedi per raggiungere lo stadio Riviera delle Palme e quindi la conferma dell'applicazione delle severe misure di sicurezza predisposte dalle forze dell'ordine. "Non mi sono recato in Prefettura per un malinteso – continua il primo cittadino sambenedettese – Pensavo che fosse sufficiente la presenza del comandante della Polizia Municipale. Comunque nella riunione di giovedì prossimo ci sarò e chiederò di rendere meno restrittivi gli attuali provvedimenti nelle gare non a rischio. Già ne ho parlato con il Questore D'Angelo e con il dirigente del Commissariato di Polizia di San Benedetto, la dottoressa Patrizia Carosi, e mi sono sembrati disponibili a perorare la nostra causa nei confronti del Prefetto Giuseppe Destro".

Il sindaco Martinelli, poi, vuole fugare qualsiasi dubbio su eventuali frizioni con la Samb. "Non c'è nessun problema con la società rossoblù – conclude Martinelli – Per la firma della convenzione triennale aspettiamo i prossimi consigli comunali e in merito al project financing i Gaucci, ufficialmente, non mi hanno riferito di una loro rinuncia". Nella riunione di giovedì prossimo, per la Samb, ci saranno il direttore generale Claudio Molinari, ed il responsabile dell'area tecnica, Elio Giulivi.