Le reliquie dei santi Crispino e Crispiniano a Porto Sant'Elpidio
Porto Sant'Elpidio | In Piazza Garibaldi i resti dei protettori della città mostrati al pubblico; "Un momento storico per la nostra comunità, speriamo che il patrono ci aiuti ad andare oltre la crisi" il commento del sindaco Andrenacci.
di Pierpaolo Pierleoni
"Un momento storico - lo ha definito dal palco il sindaco Mario Andrenacci - per la prima volta, nel ventennale dei festeggiamenti patronali, abbiamo l'onore di ricevere le reliquie dei nostri santi. Un risultato di cui va dato merito alla diocesi di Fermo, sempre vicina a questa comunità, ai nostri parroci, in primis don Andrea, insieme a don Tarcisio, don Dario e don Paolo. Con un lavoro quotidiano si è riusciti a portare queste reliquie nella nostra città".
Ad officiare la cerimonia, che ha previsto la lettura, in italiano e latino, del verbale di consegna delle reliquie, avvenuta ieri mattina a Roma, mons. Pietro Orazi, vicario del vescovo Luigi Conti. Con lui tutti i parroci elpidiensi. Sul palco oltre al primo cittadino, l'assessore Catini, il dirigente del commissariato di polizia Taschetti, la Protezione civile e i gonfaloni di associazioni e quartieri di Porto Sasnt'Elpidio. Intorno alle 18.30, l'apertura dell'urna in legno contenente le reliquie. In una teca di vetro dorata, i resti dei santi Crispino e Crispiniano, del terzo secolo d.C.
La preziosa urna era stata prelevata nella mattinata di ieri a Roma da una delegazione composta dai membri del Comitato San Crispino, dall'assessore Catini, dal presidente del consiglio comunale Langiotti, dal responsabile di Protezione civile Berdini e dal parroco di Marina Picena don Andrea.
Dopo la celebrazione in piazza è seguita la processione verso la Chiesa Santissima Annunziata, dove i resti dei santi protettori dei calzolai e ciabattini rimarranno fino alla riconsegna, prevista per domenica 25 ottobre. Dal sindaco Andrenacci anche un pensiero al momento difficile vissuto da tante famiglie a Porto Sant'Elpidio. "In questo periodo di crisi che ci tocca tutti, e in particolare il nostro settore calzaturiero, ci piace pensare che i nostri protettori, santi del lavoro e dell'umiltà, ci possano essere di conforto, per uscire dalle difficoltà, con lo spirito di unione di una comunità fiduciosa di guardare al futuro con maggiore serenità".
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21/10/2009
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