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Sirchia riduce prezzi vaccini antinfluenzali

| Obblighi e diritti.

di Mauro Giannini

Il ministro della salute Girolamo Sirchia si e' detto soddisfatto per l'abbassamento dei prezzi del vaccino antinfluenzale stabilito ieri per anziani e bambini con una ordinanza ministeriale conseguente alla riunione con le aziende produttrici, i grossisti e i farmacisti tenutosi a Milano.

"Ho posto con forza la questione dell'abbassamento del prezzo - ha spiegato Sirchia - condizione necessaria per offrire a tutti la possibilità di vaccinarsi", ed ha aggiunto che si tratta di un "ottimo risultato" che pero' riguardera' solo il 20% del mercato - cioe' i vaccini venduti in farmacia - in quanto la distribuzione dell'80% avviene attraverso le ASL.

Dalle associazioni per la tutela dei consumatori e degli utenti emergono subito alcune perplessita' in ordine al fatto che per i soggetti a rischio la vaccinazione era' gia' gratuita, quindi non si comprende lo scopo (o il ritorno) dell'operazione.

Inoltre i taglio dei prezzi dei vaccini sara' del 40%, ma se ci si potrebbe chiedere come mai ad oggi i prezzi fossero ben piu' elevati i quelli degli altri Paesi europei. Lo fa Vicenzo Donvito, presidente dell'ADUC: "quello che piu' ci colpisce e' il fatto che, per avere un prezzo di vendita grossomodo in linea con altri Paesi europei e oltreoceano, ci voglia un'ordinanza del ministero" ed auspica forme di concorrenza.

Sull'aspetto legale si sofferma invece il dott. Giuseppe Parisi, consulente ADUC e collaboratore dell'Osservatorio sulla legalita'. Infatti occorre ricordare che la Costituzione, all'articolo 32, recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività....

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea recita altresi': "Articolo II-3.1- Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica."e precisa che "2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge, ....c) il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro...".

Il dott. Parisi richiama le sentenze dell'Alta Corte, secondo cui "la vaccinazione e' obbligatoria, ma la salute e' un bene inviolabile" e nessuno puo' imporre terapie che non si credano utili al raggiungimento di essa. Rileva Parisi che "anche la stessa magistratura fa delle verifiche", sul problema delle vaccinazioni che "interessano aspetti socio economici, culturali, etici e sanitari".

Il dottor Parisi fa notare anche che la tutela della salute passa anche attraverso un attento controllo dei vaccini, prima di iniziare le campagne vaccinali, e richiama la questione della obbligatorieta' "del vaccino anti Epatite B, divenuta tale all'inizio degli anni 90, e per i nati da quel periodo" che oggi potrebbe rivelarsi un boomerang.

Parisi spiega che anche "un autorevole periodico specializzato di Neurologia, 'Neurology' ha pubblicato uno studio secondo cui e' molto probabile che il vaccino anti epatite B possa determinare meccanismi ancora sconosciuti che aumentino il rischio di sclerosi multipla" nei soggetti vaccinati da adulti triplicando la possibilita' di sviluppare la malattia "nei 3 anni successivi alla vaccinazione".

Il dott. Parisi ricorda ancora che "piu' di 140 nazioni hanno seguito le raccomandazioni WHO, in base alle quali il vaccino anti-HBV e' stato integrato nei programmi nazionali di immunizzazione" , ma "nel 1996, il governo francese ha sospeso l'immunizzazione di routine degli scolari in eta' pre-adolescenziale a causa di circa 200 casi di sclerosi multipla ed altre malattie demielinizzanti del sistema nervoso centrale a seguito del vaccino anti epatite B".

In Italia invece non si pensa nemmeno di "sospendere tale vaccinazione, e spendere quanto di piu' possibile di risorse economiche e di tempo per verificare quanto asserisce il Neurology", per riguardo alla nostra Costituzione ed alla carta dei diritti dell'Unione Europea che prevedono almeno di informare il paziente - pur senza allarmismi, come intendiamo fare noi - sulla possibilita' di correre rischi.

www.aduc.it - Pres. Vincenzo DONVITO
www.osservatoriosullalegalita.org  Pres. Rita GUMA
www.fomeco.org - Pres. Giuseppe PARISI

21/10/2004





        
  



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