Non si placano le proteste per l’annunciata installazione di una cabina dell’Enel delle dimensioni di due metri per quattro in via Puglia, tra la scuola materna che si trova in quella zona e “Palazzo Erica”, condominio che si affaccia anche sulla Statale 16.

Ieri, mercoledì, genitori e residenti hanno consegnato in Comune una petizione con 180 firme, per chiedere di posizionare altrove la cabina, temendo l’inquinamento elettromagnetico. Oggi il consigliere dei DS Gabriele Franceschini ha protocollato una interrogazione al sindaco Martinelli, in cui chiede lumi su alcuni punti.

Tra questi: l’orientamento dell’amministrazione sulla vicenda (il sindaco ha già detto che “la cabina si farà”); perché siano ancora incomplete le opere di urbanizzazione intorno a Palazzo Erica; “se i lavori recentissimamente iniziati in via Puglia, e che sembrano riguardare l’area lato nord dell’edificio di cui trattasi, sono a carico della pubblica amministrazione e, in caso positivo, per quali ragioni siano stati disposti e per quale spesa”. Infine, “se l’amministrazione intende definitivamente porre soluzione al degrado ed al dissesto in cui versa il tratto di via Puglia che va dalla intersecazione della via stessa con via Toscana alla S.S.16”.

Franceschini riporta nel documento l’iter già riassunto in precedenti dichiarazioni alla stampa. E ribadisce la sua convinzione sugli stessi quesiti posti al sindaco: “la zona interessata è qualificata come B1 nel Piano Regolatore, con agevolazioni su altezze, distanze e opere di urbanizzazione. Queste ultime sono a carico dell’amministrazione, ma solo nel caso in cui non siano state apportate modifiche come il rialzo di un marciapiede preesistente. Ora, intorno a Palazzo Erica si vede a colpo d’occhio che il marciapiede è stato rialzato, motivo per cui le opere di urbanizzazione diventano di competenza dell’impresa edile”.

Sulla questione interviene anche il consigliere DS Palmiro Merli, assessore ai lavori pubblici nella passata amministrazione, accusata dal sindaco Martinelli di non aver obbligato i costruttori a realizzare opere di urbanizzazione, con precise clausole nei contratti. Merli rispedisce al mittente: “nel contratto era scritto che le opere di urbanizzazione erano a carico della ditta Erica, su via Puglia come lungo il tratto di Statale interessato”.