Di norma, quando si parla dell'ozono la mente va alle problematiche che sta creando e creerà alla popolazione mondiale attraverso il famigerato "buco" nell'atmosfera: in realtà, qualsiasi elemento è potenzialmente dannoso oppure utile a seconda dell'uso che se ne fa.

Di uso positivo dell'ozono, infatti, parliamo questa volta: i ricercatori di Asteria illustreranno gli studi sull’ozono per la conservazione degli alimenti in occasione del convegno “Ozono: sicurezza alimentare ed ambientale” che si svolgerà a Parma sabato 22 ottobre alle ore 10 presso la sala dei 100.

Questa nuova tecnologia, studiata da Asteria,  rappresenta un’arma in più per gli imprenditori locali in virtù della maggiore conservabilità del prodotto e della conseguente riduzione degli scarti che danno la possibilità di penetrare il mercato e mantenere nel tempo il posizionamento strategico .

Questo convegno rappresenta un’occasione di rilievo perché s’inserisce nel contesto della più importante rassegna mondiale di impiantistica per l’industria alimentare, ovvero il Cibus Tec. Un appuntamento che mette in contatto domanda e offerta di un settore cruciale per ogni economia, avanzata o in via di sviluppo, quello cioè della trasformazione e conservazione degli alimenti.

“Studio preliminare dell’effetto dell’ozono sulla shelf-life dell’insalata di IV gamma confezionata in O3” è il tema che affronteranno la Dott.ssa Barbara Zambuchini e la Dott.ssa Laura Giosia di Asteria, istituto  per lo sviluppo tecnologico e la ricerca applicata.

L’istituto sta infatti proseguendo la sua attività di ricerca applicata, volta a migliorare l’utilizzo e lo sviluppo della tecnologia nei campi dell’agro-ittico-alimentare ed ambientale. Il raggiungimento di uno standard qualitativo elevato, unito ad una sicurezza sempre più indispensabile, è il fine della sua ricerca.

L’ozono è un’opportunità per il mantenimento della sicurezza e della qualità dei prodotti di IV gamma – spiegano i ricercatori di Asteria - ovvero i prodotti alimentari freschi, gli ortaggi e la frutta che, dopo la fase di taglio e pulizia, vengono venduti in vaschette o sacchetti sigillati per essere successivamente consumati crudi senza ulteriore manipolazione e pronti per il consumo. Su questi, infatti l’ozono ha effetti antimicrobici perché agisce contro batteri e muffe.

In particolare, i ricercatori di Asteria hanno studiato l’azione dell’ozono sulla shelf-life dell’insalata di IV gamma sia in acqua, mediante lavaggio delle verdure, sia in aria, confezionando il prodotto in O3.
Le prove eseguite hanno confermato la possibilità di prolungare la shelf-life del prodotto lavato con ozono e confezionato in O3, con standard qualitativi simili al prodotto fresco e con un miglioramento delle caratteristiche igienico-sanitarie.

Questi studi possono essere interessanti, sotto il profilo innovativo e della ricerca,soprattutto per la piccola e media impresa, con lo scopo di perseguire costantemente gli obiettivi del trasferimento tecnologico e del miglioramento della competitività dei prodotti agroalimentari sul mercato.