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Agostini: “No ad ordinanze speciali in tema di sicurezza”

Porto San Giorgio | Il sindaco Agostini, dopo aver consultato i vertici locali delle Forze dell’ordine, non adotta la mozione richiesta dai consiglieri del Popolo della libertà. per insussistenza dei presupposti di legge.

Avv. Andrea Agostini

Il sindaco di Porto San Giorgio Andrea Agostini ha vagliato con attenzione la mozione inoltrata nei giorni scorsi dal gruppo consiliare del Popolo della libertà, inerente misure per la sicurezza in città. La mozione chiedeva al primo cittadino di attivarsi per un'ordinanza con le seguenti indicazioni: divieto di qualunque forma di accattonaggio anche per combattere lo sfruttamento dei minori, e divieto a zingari ed apolidi sprovvisti di documenti; sanzioni da 500 euro ai consumatori di alcolici in piazze e vicinanze di monumenti cittadini; sanzioni di 1000 euro agli autori di scritte o imbrattamenti sulle superfici pubbliche; sanzioni di 100 euro a chi getta rifiuti in terra; sanzioni di 1000 euro per occupazione di suolo pubblico senza permesso per attività commerciali abusive; richiesta di una pattuglia in borghese di Polizia municipale, con sequestro immediato della merce.

Una richiesta alla quale il sindaco Agostini, previa consultazione delle Forze dell'ordine, ha ritenuto di non poter acconsentire. "Premesso che la tutela dell'ordine e sicurezza pubblica - si legge nella risposta protocollata dal Sindaco - a) sono materie di competenza statale e ciò al fine di assicurare uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale, come invece non accadrebbe se intervenisse una delega di poteri, ad oggi peraltro inesistente, per esclusiva competenza dell'ente locale Comune; b) è prerogativa delle forze dell'ordine, tra le quali non si annoverano Polizia municipale, né Sindaci cosiddetti ‘sceriffi', lontani da una risposta di legalità alle esigenze dei cittadini. Anche il Prefetto Cifelli - nota Agostini - ribadisce con nota del 9 settembre scorso come il potere sindacale non sia autonomo, ma debba esercitarsi in comprovata situazione di grave pericolo o rischio per l'incolumità pubblica o la sicurezza urbana, peraltro da parteciparsi in via preventiva allo stesso Prefetto."

"Il potere di ordinanza sindacale - continua il Sindaco nella risposta - non è arbitrario, ma per la sua legittimità deve essere di risposta a presupposti dimostrati e non meramente ipotetici di grave pericolo, pena l'adozione di un atto viziato per violazione di legge. Attuare un'ordinanza del genere in assenza di un pericolo concreto, peraltro, rischia di ingenerare inutile allarme sociale. Le condotte menzionate nelle missiva sono comunque in realtà già proibite da precise norme di legge. Nessuna deterrenza si ottiene poi aggravando di sanzione pecuniaria chi non ha comunque la disponibilità economica per pagare".

Il sindaco passa poi ad esaminare la situazione attuale nel territorio sangiorgese. "Non si indicano casi concreti verificati a Porto San Giorgio di tale gravità da giustificare un provvedimento estremo, nell'esercizio di un potere sindacale eccezionale. Nulla peraltro è emerso nei giorni scorsi. Per senso di responsabilità, ho provveduto a contattare le Forze dell'ordine nel nostro territorio per appurare si fossero mai verificate situazioni di gravità eccezionale in tema di incolumità cittadina e sicurezza urbana, che pretendessero l'emissione dell'ordinanza richiesta. Il Capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo, il Commissario Giuseppe Taschetti, il comandante della Guardia di Finanza Massimo Catanzaro e il Comandante della Polizia stradale Antonio Suriano mi hanno rassicurato condividendo quanto sopra esposto. Infine la Polizia municipale si compone oggi di soli 14 membri operativi, quindi è impossibilitata a soddisfare la richiesta di implementazione di servizi".

"Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto - si conclude la lettera protocollata da Agostini - si ritiene di non poter adottare l'ordinanza richiesta per insussistenza di presupposti di legge. Fermo restando che provvedimenti di questo tipo presuppongono situazioni estreme ed andrebbero condivisi con le Forze dell'ordine, sarò mio dovere sia tentare di mantenere, poi incrementare l'organico della Polizia municipale, sia vigilare sullo stato della nostra cittadina al fine di adottare un'azione utile ad arginare e contrastare fenomeni eclatanti di devianza sociale che avessero a proporsi".

21/10/2008





        
  



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