Il Consiglio provinciale di Macerata è stato convocato per martedì 26 ottobre, alle ore 15. 

I consiglieri provinciali valuteranno approfonditamente, assieme ad esperti e amministratori locali, quali potrebbero essere le ripercussioni per il territorio nel caso in cui l’impianto ipotizzato venisse realizzato.

La seduta di martedì fa seguito a un preciso Ordine del giorno che lo stesso Consiglio provinciale di Macerata ha approvato a fine settembre per iniziativa di tutti i gruppi consiliari. In quella sede, come noto, è stata espressa la “netta contrarietà alla costruzione della centrale turbogas in una zona ad alto valore ambientale, paesaggistico, agricolo, culturale e turistico”.

Il  Consiglio ha altresì rivendicato, con forza, “il proprio ruolo nella definizione delle scelte di politica energetica sul suo territorio”, rinviando appunto ad una seduta consiliare “aperta” l’approfondimento della questione.

Come ormai noto, l’ipotesi che la centrale (a ciclo combinato, alimentato a gas, da 370 MW) venga impiantata nell’area al confine fra i Comuni di San Severino, Tolentino e Treia ha già da tempo messo in allarme le popolazioni della vallata.

Il presidente del Consiglio provinciale, Silvano Ramadori, d’intesa con il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, ha iscritto nell’agenda dei lavori consiliari anche un ordine del giorno sulla “situazione della popolazione anziana”.

Sul tema vi è uno specifico documento dei sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, mobilitatisi in questi giorni per sensibilizzare sindaci dei Comuni, presidenti di Province e Regioni, sul disagio economico, sociale ed esistenziale vissuto quotidianamente da milioni di anziani del nostro Paese.