La gestione Zecchini inizia bene. Vittoria di misura sul Lumezzane.Basta una zampata del falchetto Martini e l’ 1-0 è in tasca. Come si suol dire: chi ben incomincia è a metà dell’opra.

La  Samb così  risale la china e accorcia le distanze dalle capofila ,in particolare lo Spezia, ora a soli quattro punti. Perché, voi direte, sto guardando proprio la cima della classifica?

Per il semplice motivo che li sta la luce della fine del tunnel. Per ora non ho in mente mete velleitarie però… Cosa vuol dire questo “però”. Mi riferisco semplicemente ai versi del sommo poeta : “Non si volge indietro chi a stelle è fisso”. Nel senso, non cominciamo a piangerci addosso dicendo :prima la salvezza poi si vedrà,  ma puntiamo in alto.

Come avrete capito la fiducia e la speranza mi fanno di nuovo compagnia.

Questo perché oggi ho visto una Samb diversa. Diversa soprattutto nell’approccio alla gara. Più sicura nei suoi mezzi, meglio organizzata a centrocampo e più tranquilla in difesa. Non è sicuramente una Samb tirata a lucido e che ti entusiasma,  però è una Samb che sbaglia poco, che si rende pericolosa in avanti ed in particolare che il più delle volte gioca la palla invece di buttarla in avanti urlando il motto: palla lunga e pedalare.

Dunque funziona la cura Zecchini? Probabilmente è presto per dirlo , intanto qualcosa di nuovo l’ho vista. Macaluso, ad esempio, nell’insolito ruolo di difensore esterno sinistro ha fatto veramente delle buone cose. Forse in quella zona si trova a suo agio o , sempre forse, Zecchini lo ha preso in disparte e gli ha fatto capire alcune cose come, ad esempio,  quella di fare le incursioni nel momento opportuno e in sincronia con il centrocampo, l’altra di chiudere in difesa prima e poi, se c’è spazio, di appoggiare il centrocampo facendo il  punto di riferimento esterno. Fatto sta che oggi si è visto un Macaluso diverso, piacevolmente diverso. Stesso discorso per Gazzola.

Dunque tutto merito di Zecchini. Non proprio. Aggiungerei un tassello importante al puzzle per avere un’idea chiara  dell’immagine complessiva dell’incontro. Il tassello si chiama Zanetti. Il ritorno del centrale ha sicuramente dato sicurezza al reparto difensivo. Non ci sono state le solite sbandate, salvo la cavolata al 10° del primo tempo che ha permesso Mastri di filare solo verso la porta. Per fortuna il recupero di Faieta ha evitato il peggio.

Tutto sommato una Samb decorosa che, per farci sognare, avrebbe assoluto bisogno di un metronomo di centrocampo e un medino vecchio stampo. Un Cigarini nel primo caso, tanto per capirci, e di una Amodio nel secondo caso. Speriamo nella …Befana con il mercato di gennaio.