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“Mujeres en lucha” nelle Marche per la pace e la giustizia nel mondo

Ancona | Pistelli: “Iniziativa nata dalla volontà di riconoscersi tra donne, che sono naturalmente promotrici di vita, per un futuro di pace e fratellanza” .

Avviare un percorso di pace, giustizia e rispetto della dignità: sono gli obiettivi delle donne in lotta che questa mattina si sono riunite nella sede della Regione per un incontro con istituzioni e cittadinanza.

Un appuntamento svolto in occasione del secondo meeting internazionale delle "Mujeres en lucha" promosso dalle "Madres de Plaza de Mayo", patrocinato dal Senato della Repubblica, che ha il fine di creare una rete di strumenti e metodi comuni per le donne del mondo impegnate a combattere ogni violazione dei diritti umani e progettare un futuro migliore.

Su iniziativa di "Millevoci" e delle Donne in Nero di Fano, oggi è stato possibile ascoltare le testimonianze delle protagoniste delle politiche internazionali per la pace che hanno raccontato la loro drammatica esperienza. Sono Aura Celmy Castro, che lavora nell'associazione "Mujeres de la Ruta Pacifica", la vedova afgana Safora e la giovane scrittrice Zoya, rappresentante Rawa (movimento rivoluzionario delle donne afgane) che, per il suo libro, ha vinto il premio letterario Viareggio 2002.

Ad esse è stata espressa gratitudine dall'assessore regionale alle Pari Opportunità, Loredana Pistelli, che ha manifestato profonda solidarietà a "donne che danno voce al loro popolo, quella che non possono avere nel loro Paese, rischiando la vita propria e dei loro cari.

A queste lotte pacifiche e giuste, a ogni iniziativa delle donne, diamo il nostro sostegno, già avviato per le donne del Mediterraneo, al fine di costruire una rete ampia di donne nel mondo". Di fronte a enormi difficoltà e tragedie - ha aggiunto l'assessore - donne diverse hanno elaborato e ‘messo in campo' un modo di opporsi e di rivendicare giustizie e pace che pone la forza della vita contro la morte, dimostrando come, anche dopo esperienze di dolore, violazione e lutti, e anzi proprio a partire da queste, si possa essere in grado di resistere con tenacia e combattere con determinazione a favore della pace, della giustizia, della libertà della dignità.

Con commozione, le testimoni hanno raccontato le drammatiche vicende dei loro Paesi, la guerra, i soprusi, le libertà violate dai regimi fondamentalisti. A farne le spese le donne che, coraggiosamente, si oppongono e denunciano al mondo le ingiustizie.

Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha ricordato che testimonianze come queste vanno accolte e valorizzate. "Ci riportano ai valori fondamentali della nostra esistenza - ha detto - abbiamo ascoltato dai nostri nonni le stesse parole di chi ha subito guerra e violenza. Per non dimenticare è importante ascoltare chi ci riconduce ai principi di fondo che devono essere la base della vita comunitaria". Esprimendo piena solidarietà, Spacca ha ricordato gli interventi concreti di cooperazione internazionale della Regione, come i progetti per la Costa d'Avorio e Gerusalemme, rivolti in particolare ai bambini.

Il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Bucciarelli ha plaudito all'impegno delle donne che "combattono per la difesa dei diritti di tutti".
"Questa iniziativa - ha concluso l'assessore - è nata dalla volontà di riconoscersi tra donne, che sono naturalmente promotrici di vita, per un futuro di pace e fratellanza" .

26/10/2007





        
  



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