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Sugli attacchi alla sede del Prc, pericoloso è il silenzio del Sindaco e della sua Giunta

Ascoli Piceno | Martelli: “il sindaco non ha parole per esprimere solidarietà istituzionale nei nostri confronti”

di Massimo Martelli*

 
In merito ai fatti di violenza contro la sede del Partito della rifondazione Comunista il Sindaco Celani non ha parole, tranne che per attaccare le ipotesi che abbiamo fatto emergere nel corso della conferenza stampa svoltasi all’indomani, si badi, del secondo assalto, il quale ha fatto escludere l’ipotesi dell’atto vandalico estemporaneo, a vantaggio di quella dell’attacco programmato e finalizzato all’intimidazione politica.
 
Non ha parole, davvero, per esprimere uno straccio di solidarietà istituzionale nei nostri confronti, né tanto meno per condannare pubblicamente l’accaduto. Tra mutismi e sviste formali (ci riferiamo alla questione della carta intestata del Comune), Celani sembra troppo preso a tirarsi fuori da un problema che inevitabilmente, in quanto primo cittadino, lo coinvolge, perché è un problema politico.
 
Non è la prima volta, purtroppo, che in questa città avvengono episodi di violenza e intolleranza nei confronti dei partiti del centro-sinistra, con svastiche disseminate un po’ ovunque che fanno da cornice a questo bel clima.
 
Ecco allora che le nostre “incredibili” supposizioni, come quella del possibile collegamento di questi episodi con la questione dell’imbottigliamento dell’acqua (ricordiamo che il nostro partito si è fatto promotore della costituzione di un comitato cittadino per il Manifesto dell’Acqua e che il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi, di Rifondazione Comunista, sta portando avanti una battaglia cruciale per la difesa di questo bene universale dall’assalto delle privatizzazioni), o con quella dell’ottimo risultato dell’affluenza alle primarie del centro-sinistra (che forse ha spaventato qualcuno) acquistano una certa concretezza.
 
Sicuramente parlano i fatti: gli assalti alle nostre sedi, da Rifondazione ai Comunisti Italiani, dai Ds ai SinCobas, le intimidazioni o addirittura il pestaggio nei confronti di chi va in giro per la città con una maglietta del “Che”, le continue e sterili provocazioni di certi consiglieri comunali e provinciali nel corso di sedute consiliari, conferenze e iniziative varie, il silenzio assoluto del centro-destra riguardo agli episodi di violenza politica che costellano la nostra città. Si può negare tutto questo? No, però si può tacere, ed è quello che in nostro Sindaco puntualmente fa.

*Segretario Prc Ascoli Piceno

27/10/2005





        
  



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