Una festa di libertà per tante tartarughe
San Benedetto del Tronto | Finalmente, dopo due rinvii causati dalla pioggia, una splendida mattinata di sole ha fatto da cornice - mercoledì 28 ottobre - alla liberazione di ben 11 tartarughe marine 'Caretta Caretta', compresa quella ritrovata sulla spiaggia della Riserva Sentina.
di Redazione
Due baby esemplari di tartaruga 'Caretta Caretta'
Finalmente, dopo due rinvii causati dalla pioggia, una splendida mattinata di sole ha fatto da cornice alla liberazione di ben 11 tartarughe marine Caretta Caretta, compresa quella ritrovata sulla spiaggia della Riserva Sentina.
L'evento si è svolto mercoledì 28 ottobre al porto di San Benedetto. Un appuntamento vivacizzato da quasi 200 bambini provenienti dalle scuole cittadine che hanno assistito, all'interno dei locali della Capitaneria di Porto, ad una lezione incentrata sulle tartarughe e sul loro ambiente marino, tenuta dalla Dott.ssa Angelini e dal Dott. Affronte, ricercatori presso la Fondazione Cetacea, Onlus di cui parleremo più avanti.
Un incontro fortemente voluto dal Presidente della Riserva Sentina Pietro D'Angelo al quale ha preso parte anche il comandante in 2ª della Capitaneria di Porto sambenedettese, Angelo Tosti.
Gli animali sono stati trasportati a largo da una motovedetta della Guardia Costiera e poi rilasciati nel loro habitat naturale. Hanno coordinato le operazioni gli specialisti del 1° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera. Il tutto si è svolto sotto la supervisione dei tecnici della Fondazione Cetacea di Riccione che hanno tenuto in cura gli animali, sino alla loro liberazione.
L'esemplare che ha necessitato di maggiori premure è stato senz'altro stato quello ritrovato spiaggiato alcuni mesi fa in zona Sentina, esso infatti era affetto da una malattia - chiamata Debilitated Turale Syndrom - che nel corso dell'estate 2009 ha provocato un boom di ritrovamenti lungo le spiagge dell'Adriatico. Si tratta di un fenomeno già individuato e studiato in America alcuni anni fa, ma ancora non molto conosciuto. La sindrome provoca una debilitazione dell'animale che quindi smette di nuotare e di alimentarsi, questo spiega anche il fatto che molto spesso le tartarughe colpite vengono colonizzate dai balani, alcuni piccoli crostacei.
L'Enciclopedia Wikipedia ci dice che le tartarughe marine Caretta Caretta sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di "zampe" trasformate in pinne.
Alla nascita è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 - 140 cm, con un peso variabile tra i 100 ed i 160 kg. La testa è grande, con il rostro molto incurvato. Gli arti sono molto sviluppati, specie gli anteriori, e muniti di due unghie negli individui giovani che si riducono ad una negli adulti.
Ha un carapace di colore rosso marrone, striato di scuro nei giovani esemplari, e un piastrone giallastro,a forma di cuore, spesso con larghe macchie arancioni, dotato di due placche prefrontali ed un becco corneo molto robusto.
Lo scudo dorsale del carapace è dotato di cinque coppie di scudi costali; lo scudo frontale singolo porta cinque placche. Ponte laterale fra carapace e piastrone con tre (di rado 4-7) scudi inframarginali a contatto sia con gli scudi marginali che con quelli del piastrone. Gli esemplari giovani spesso mostrano una carena dorsale dentellata che conferisce un aspetto di "dorso a sega".
I maschi si distinguono dalle femmine per la lunga coda che si sviluppa con il raggiungimento della maturità sessuale, che avviene intorno ai 13 anni. Anche le unghie degli arti anteriori nel maschio sono più sviluppate che nella femmina.
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28/10/2009
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