Poco più di 24 ore fa, paura e sconcerto, di fronte alle “macerie” del controsoffitto crollato in un’aula della scuola elementare di Casette d’Ete. Telefonate, imbarazzo, tensione, un via vai frenetico di dirigenti scolastici, autorità, tecnici, amministratori, per constatare l’accaduto, valutare le responsabilità, attrezzarsi al più presto per rispondere tempestivamente all’imprevisto, tirare un sospiro di sollievo per un fatto che, se avvenuto nelle ore diurne, avrebbe avuto più drammatiche conseguenze. Oggi, tutto sembra già tornare verso la normalità.

Mentre al primo piano si effettuano lavori per valutare opportunamente le cause dell’incidente e riaggiustare i danni, al piano di sotto le lezioni proseguono regolarmente, seguendo l’ordinanza del sindaco che ha disposto doppi turni mattina e pomeriggio per garantire l’insegnamento a tutte le classi. Il mattino, in orario tradizionale, tocca alle prime e alle seconde. Nell’insolito orario pomeridiano, fino alle 18, sono in classe le quarte e le quinte. Le due terze si alternano invece tra i due turni. Ed è proprio nell’aula della 3° B (frequentata anche dal figlio di Diego Della Valle) che ieri è avvenuto il crollo.

“Le lezioni continueranno così per pochi giorni – assicura la direttrice vicaria Silvia Cardi – Potremmo già tornare all’agibilità del piano superiore subito dopo il ponte del 1 novembre, e al massimo per il 5. Dai primi accertamenti sembra che il controsoffitto nelle altre aule del piano superiore sia a norma e che non si corrano rischi. Comunque la stabilità dell’edificio non è in discussione ed è bene evitare allarmismi”.

Quanto alle cause dell’incidente, non si hanno ancora dati definitivi, ma sembra ormai chiaro che possano esserci state inefficienze nei recenti lavori di manutenzione, effettuati durante l’estate per la messa in regola della scuola Collodi con la normativa antincendio. “Aspettiamo di avere dati certi – continua la vicaria Sivia Cardi – ma quando si completano dei lavori a fine agosto, e solo due mesi dopo accade un imprevisto del genere, sembra abbastanza chiaro che qualcuno possa aver commesso degli errori”.