L’Onorevole Scaltritti, d’accordo con i Consiglieri regionali di Forza Italia della Regione Marche e con lo stesso Coordinamento regionale, prende posizione per dare un proprio contributo all’attuale formulazione della legge finanziaria scrivendo al relatore al Senato, il Sen. Ciccanti, al Ministro Tremonti e al Presidente Berlusconi. Sono diversi infatti i punti che ritiene essenziali per un vero ed efficace sviluppo, pur nelle difficoltà contingenti di bilancio.

Al primo posto il parlamentare marchigiano sollecita la predisposizione di ulteriori fondi per il completamento della ricostruzione dopo il terremoto del 1997 nelle Marche e in Umbria , soprattutto rivedendo le priorità negli interventi. “Sono circa 5.000 le abitazioni principali e le attività produttive danneggiate dal sisma” ha dichiarato Scaltritti “per le quali sono stati presentati ed approvati i progetti di intervento e di messa in sicurezza che non trovano ancora le relative coperture finanziarie dalle assegnazioni finora effettuate.

Non di minore importanza è l’emendamento che tenta di rimediare alla difficile situazione in cui si trovano gli stabilimenti balneari per il prospettato aumento del 300% dei canoni demaniali. Scaltritti si fa portavoce della categoria introducendo nuovi criteri di calcolo, che darebbero entrate addirittura superiori di quanto previsto dalla legge finanziaria, ma con un minore pressione sugli stabilimenti balneari.

Non poteva mancare un occhio di riguardo per la pesca, per la quale, dato il difficilissimo stato in cui versa anche a causa del caro gasolio, suggerisce al relatore Ciccanti l’istituzione di un regime iva speciale come avviene per il settore agricolo. Infine per quanto riguarda il patto di stabilità interno dei comuni, consapevole che alcuni comuni particolarmente virtuosi potrebbero essere danneggiati dalla formulazione attuale, propone una riduzione dal 6,7 al 5% dell’abbattimento delle spese correnti a base 2004; l’esclusione dal patto di stabilità per i Comuni con meno di 5000 abitanti; infine suggerisce che i Comuni che hanno propri fondi, possano spenderli per utilizzarli al fine di investimento.

“Sono interventi razionali che vanno solo nella direzione di una finanziaria già molto buona: ricordo solo che la sinistra nei tre governi della scorsa legislatura ha ridotto di 40.000 miliardi i trasferimenti ai Comuni, scaricandoli sulle spalle dei cittadini coprendo tale riduzione con l’aumento dell’addizionale IRPEF. Inoltre ricordo nel 1996 Prodi istituì la tesoreria unica portando via quindi dalle casse degli Enti locali ulteriori 120.000 miliardi.

Quindi ritengo demagogica l’accusa a questo Governo di mettere in difficoltà gli Enti locali: si tratta solo di finanziare il rilancio dello sviluppo e il sostegno alle famiglie, riducendo le spese inutili e gli sprechi dell’apparato statale, centrale e periferico, chiedendo petraltro anche un contributo morale ai costi della politica. Credo che questo sia un percorso coraggioso che solo il Governo Berlusconi ha avuto il coraggio di intraprendere. Poiché la trattativa avverrà al Senato conto sull’impegno del senatore Ciccanti affinchè almeno qualcuna di queste mie proposte possa avere esito positivo.”