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Il partito della Margherita deve essere in grado di dare risposte ai cittadini

Ascoli Piceno | Pierantozzi: “lo sforzo che stiamo facendo è quello di ottimizzare la nostra presenza sul territorio, incrementare il rapporto con i nostri amministratori”

di Giuseppe Pierantozzi

 
 
Il partito deve essere dinamico, deve essere in grado di dare risposte e modificarsi al mutare delle situazioni, oggi alla luce degli scenari nuovi che si prospettano dal livello Nazionale a quello regionale fino al livello provinciale con la istituzione della nuova provincia di Fermo e la conseguente autonomia di parte del territorio alla luce dei nuovi appuntamenti elettorali di primavera, si rende necessaria una modificazione.
 
Alla luce di ciò queste scelte che sono semplici, dettate da esigenze logistiche e organizzative per essere appunto in grado di dare risposte al territorio. la Coordinatrice provinciale ha ritenuto che la mia persona possa essere utile e funzionale a lavorare sul territorio anche per le mie attitudini, esperienze passate e la stessa conoscenza del territorio.
 
Lasciando quindi l’incarico di Coordinatore-Commissario del comune di Ascoli Piceno per concentrarmi pienamente sul livello provinciale, curando maggiormente l’incarico che già ricopro di responsabile degli enti locali, fungendo anche da porta voce dell’Esecutivo Provinciale della Margherita.
 
La scelta di Emilio Pignoloni su Ascoli la ritengo valida e penso possa apportare nuova linfa, una linfa giovane che sicuramente sarà positiva per la Margherita e per l’intera coalizione di centro sinistra.
 
L’Amministrazione comunale di questa nostra città ha non pochi problemi, ha operato e sta operando scelte poco chiare, che poco hanno a che fare con il bene comune. In questo periodo in cui ho curato il partito nel comune di Ascoli Piceno ho avuto un ottimo rapporto con gli altri segretari dei partiti dell’Unione e con i capi gruppo dei vari partiti in consiglio comunale, che ringrazio per la fattiva collaborazione, sono quindi convinto che Emilio trovando un terreno fertile non troverà difficoltà.
 
Come Margherita lo sforzo che stiamo facendo è quello di ottimizzare la nostra presenza sul territorio, incrementare il rapporto con i nostri amministratori, fissare l’obiettivo di mandare a casa il Cavaliere che non pochi disastri ha fatto e sta facendo in questo nostro Paese.
 
Un ultimo chiarimento, noi della Margherita siamo tutti prodiani, come ha affermato qualche giorno fa il nostro referente regionale Solazzi, tutta la Margherita è per Prodi presidente del Consiglio dei Ministri, semmai all’interno vi sono due anime, i parisiani e i ruteliani, io affermo con chiarezza e determinazione che sono per Rutelli.

29/10/2005





        
  



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