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Centesimo minuto....rossoblù!

| RAVENNA - Mastellarini:"Che schifo!" Di Dio:"Non ho parole" De Rosa"Mi aspettavo di giocare" Galderisi"Dovevamo far girare la palla" Dossena"Forse la Società farà dei passi"

di Carmine Rozzi

I giocatori e lo staff si " s..caricano " prima del match ?


Volendo cercare disperatamente una nota positiva nella partita persa dalla Samb in quel di Ravenna si potrebbe azzardare che, avendo toccato il fondo, l’unica alternativa è la risalita. Ma a dirlo ci vuole molta convinzione e un tantino di incoscienza. Il fatto è che questa sera la Samb squadra e la Samb Calcio si ritrovano ad affrontare un periodo difficilissimo forse pari solo a quello dell’anno del fallimento societario, quando si dovette ricominciare dall’eccellenza.

Neanche la fede sconfinata della “ mitica” Curva Cioffi è riuscita a sopportare questa sconfitta ed il modo nella quale si è sviluppata. La delusione dei ragazzi che sono arrivati fin qui per sostenere la squadra è esplosa in tutta la sua rabbia e, con un po’ di fortuna e buon senso, per il momento si è potuto evitare il peggio.

Negli spogliatoi il primo a farsi coraggio è il Responsabile Tecnico Beppe Dossena:
“Sono molto, molto deluso. Una partita quasi troppo brutta per essere vera. La società penso prenderà dei provvedimenti. Con la TV che trasmetteva in tutta Italia abbiamo fatto una gran brutta figura. Purtroppo quando manca la lucidità poi tutto comincia ad andare storto.”

Il povero Mastellarini è distrutto. Il Presidente attraversa gli spogliatoi ingobbito più del solito con l’espressione feroce di una bestia ferita pronta ad azzannarti:
“Una parola ? Eccovela. Abbiamo fatto schifo ! Vi basta ? Ma non finisce qui….”                          Quindi si allontana facendo segno ai cronisti di non azzardarsi a fargli altre domande.

Un altro che sembra schiumare dalla rabbia è De Rosa. Ma lui ha una doppia motivazione:
“Innanzitutto sono dispiaciuto per come è andata ma lo sono altrettanto per non aver giocato. Mi aspettavo di far parte dell’undici iniziale. Poi così non è stato. Quindi mi aspettavo di entrare almeno a partita iniziata. Ma neanche così è stato. Non so che dire o pensare. Forse per questa partita non rientravo nei piani del Mister. Si sapeva che sarebbe stata una partita difficile. Ora ci dobbiamo ricompattare al più presto e fare gruppo altrimenti non ne usciamo.”

De Pascale si presenta con la testa bassa alzandola solo per rispondere alle domande:
“Siamo arrabbiati anche noi ma il calcio è anche questo. In undici contro nove dovevamo e potevamo fare di più. Non abbiamo saputo gestire la palla finendo per fare il loro gioco. Ora dobbiamo solo pensare a reagire ed in fretta.”

Un’altra volta uno dei protagonisti è stato il portiere….Di Dio o…. Da Dio… come molti tifosi hanno iniziato a chiamarlo. Ma Domenico è la faccia stessa del dolore e dell’amarezza:
“Non riesco proprio a trovare le parole. Non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. Ci è mancata la concretezza. Sicuramente il Mister voleva che avessimo giocato in un altro modo almeno a sentire dalle sue grida a bordo campo. Ora occorre reagire immediatamente sin da domenica prossima.”

Ed ecco presentarsi uno dei maggiori “imputati” della sconfitta;  il Mister Galderisi che viene immediatamente “aggeredito” dai cronisti di San Benedetto con domande specifiche e dettagliate sul perché ed il per come la Samb abbia giocato così male. E’ una valanga di dati su tiri non fatti, passaggi sbagliati, tattica suicida, cambi e assenze ingiustificate. Ascolta pazientemente e poi aggiunge:
“Secondo voi che cosa gridavo per tutto l’arco della partita ? Di far girare più velocemente la palla. Con due uomini in superiorità numerica era impensabile cercare di sfondare al centro quindi dovevamo cercare di stanarli dalla loro roccaforte. Per far questo occorreva far girare la palla e cercare di allargare il gioco. Ci è mancato di fare quel qualcosa in più. Dovevamo giocare di più sulle fasce, invece eravamo tutti lì intruppati al centro. Perrulli non è un giocatore troppo atipico che non fa per la Samb. Perrulli è semplicemente un a specie di attaccante aggiunto che però all’occorrenza può giocare  e partire dalla tre quarti. Se integrato a dovere è un valore aggiunto inestimabile. Oggi non ce ne andata bene una. Dobbiamo lavorare di più sul collettivo e cercare di essere più squadra.”

A sdrammatizzare un po’ le cose ci pensa un tifoso rossoblù riuscito chissà come ad eludere la sorveglianza.:
“Vergognatevi. Ci avete disonorato davanti alla nazione. Neanche contro una squadra in nove che per di più schierava un “Affatigato” siete riusciti a pareggiare”.

Qualcuno sorride ma sono veramente in pochi.  

04/10/2005





        
  



4+5=

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