Qualcuno lo definisce uno dei pochi giovani “cavalli di razza” della politica locale. Altri uno predestinato. Non pochi sono pronti a scommettere che Paolo Turano, sambenedettese puro sangue, eletto di recente, e per acclamazione, Segretario Provinciale dell’UDC, sia destinato a bruciare le tappe. Pragmatico e attento a restare sul seminato obbietta:
“Non c’è dubbio che se la nuova carica da una parte mi inorgoglisce e mi gratifica dall’altra essa comporta un modo molto diverso di agire a livello politico essendo ora il mio compito quello di saper coagulare le diverse espressioni delle nostri sedi sparse per il comprensorio Piceno. Dando a ciascuno la propria autonomia nell’ambito strettamente locale senza però tralasciare il rispetto di quelle che sono le linee guida del partito. Il mio mandato da Segretario Comunale doveva scadere a Marzo ma lo abbiamo anticipato apposta per dare modo a chi prenderà il mio posto di preparare a dovere le elezioni”

Questa ipotesi o scelta delle primarie fatta dall’UDC in campo nazionale cercherete di farla valere anche a livello locale tipo San Benedetto ?
“Iniziamo subito con il dire che la CDL nella nostra città è unita più di quello che a prima vista potrebbe sembrare. Non credo tuttavia che a San Benedetto ci sia il bisogno di ricorrere alle primarie. La sinistra è costretta in un certo modo a farle per le note divisioni interne sulle possibili caratteristiche e nome da dare al candidato Sindaco. La destra queste problematiche non le ha. E quindi siamo già al lavoro sul programma e sulla base di questo scegliere il nostro candidato.”

Qualche osservatore della politica cittadina ha fatto notare come, a fronte di una vivace attività del CentroSinistra , la CDL sembra essere affetta da “immobilismo” acuto ?
“ Questa settimana i partiti si ritroveranno per portare avanti un progetto di programma. Come forza che viene dall’aver governato la città non abbiamo bisogno di crearne uno ex novo. Non si dovrà fare altro che proseguire, ampliare, e là dove diventi necessario, modificare quello già avviato nella precedente Amministrazione e non portato a termine certo non per volontà della CDL. In ogni caso da qui a breve avremo una riunione interpartitica nella quale si incominceranno a gettare le basi per le scadenze elettorali”

Ciò non toglie che alcuni problemi come la messa in sicurezza del fiume Tronto e la possibile perdita di aree destinate all’uso pubblico siano attuali e con scadenze immediate..
“Per quanto riguarda la prima scadenza abbiamo sollecitato, caldeggiato, fatto parte di un comitato spontaneo che nella sua ultima riunione ha visto la presenza attenta e dinamica di un Senatore (Ciccanti) e di un Onorevole (Scaltritti) i quali, nelle loro rispettive sedi faranno valere le rilevazioni avanzate chiedendo delucidazioni in merito. Così come ha fatto l’Onorevole Scaltritti al Ministero delle Infrastrutture riguardo al ponte stradale sul Fiume Tronto e come si appresta a fare il Senatore Ciccanti chiedendo al Presidente di Regione perché non sia siano ancora iniziati a spendere i fondi per la messa in sicurezza dell’intera zona.

Riguardo alle aree a suo tempo localizzate e destinate ad uso pubblico queste dovevano andare di pari passo con un PRG redatto dalla Giunta Cameli. Per cui parliamo di venti e più anni fa;  non solo degli ultimi cinque. Noi dell’UDC avevamo posto questo problema già un anno fa. Al tempo in cui si discuteva sulla variante di blocco per le edificazioni. Quindi ancor prima dell’uscita della bozza del PRG. Solo che nella passata Amministrazione non esisteva una carica all’Urbanistica nel vero senso del termine con la quale relazionarsi.

Un conto è un Assessorato con pieni poteri e completamente e solamente dedicato alla bisogna, un altro è inglobare una carica così importante in uno  (assessorato) ad interim. In ogni caso la bozza del PRG presentata all’inizio dell’anno non corrispondeva alle normative nazionali per cui noi dell’UDC abbiamo sempre ritenuto quell’abbozzo quanto meno da rivedere. E oggi ci accorgiamo che non corrispondeva neanche alle normative del PAI (Piano per l’Assetto Idreologico).

Il fatto è che se un Comune vincola delle aree deve anche dimostrare di avere i fondi necessari per espropriarle. E questa capacità è sempre mancata al Comune di San Benedetto per cui continuava a tenerle vincolate senza poter disporre di fondi necessari all’esproprio. E’ lecito pensare che, prima o poi, i proprietari si sarebbero rivolti ad altre sedi per vedere risolto il contenzioso.”

Dalla sua carica di Segretario Provinciale, quindi non direttamente  impegnato nelle elezioni amministrative, quale figura vede come la più adatta alla nomina di candidato sindaco per la CDL ?
“Posso solo dire che con il bipolarismo o si sta da una parte (CentroDestra) o dall’altra (CentroSinistra). Ma se guardiamo al bene, compattezza e unità della CDL, mi permetto di dire, memore di passate esperienze, che qualsiasi alleanza andrebbe fatta sui programmi e non sulle persone.”