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Il trauma grave : una giornata di studio all’ospedale di Torrette

| ANCONA - Si è tenuta presso l’Auditorium dell’ospedale di Torrette di Ancona una giornata di studio sul “Trauma Grave” nelle Marche.

L’evento, promosso dalla Regione Marche e dall’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona, ha coinvolto gran parte degli operatori che lavorano nel sistema dell’emergenza: medici ed infermieri delle centrali operative, del soccorso territoriale 118 e dei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza dell’ASUR e delle Aziende Ospedaliere di Ancona e Pesaro.

La giornata di studio è stata di grande interesse, con positivi riflessi sia per la sensibilizzazione degli operatori, sanitari e non sanitari, coinvolti nell’organizzazione e nella cura dei  pazienti gravemente traumatizzati, sia per l’ulteriore sviluppo dell’integrazione della rete regionale dell’emergenza.

Numerosi gli esperti provenienti dai centri-trauma di Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli–Venezia Giulia e Veneto, con importanti contributi scientifici.

Il trauma grave è la principale causa di morte nelle persone al di sotto dei 40 anni di età, un terzo delle quali hanno meno di 24 anni. Nel 70% dei casi la causa è l’incidente stradale. Responsabili di trauma gravi sono anche gli incidenti sul lavoro e, in misura minore, le attività sportive.

I decessi per trauma grave costituiscono, nelle diverse casistiche, dal 6 al 10% di quelli totali, con una perdita di anni di vita superiore a quella provocata dalle neoplasie e cardiopatie sommate insieme. Per ogni vita perduta ci sono due persone sopravvissute con gravi disabilità permanenti.

Nella fase di primo soccorso (sulla strada) ed in quella intraospedaliera precoce, una corretta  diagnosi, un trattamento appropriato ed un’organizzazione che favorisca la continuità delle cure dalla strada ai dipartimenti di emergenza possono ridurre la frequenza e la gravità delle complicanze responsabili dei decessi e degli esiti invalidanti. I pazienti, dopo essere stati sottoposti a trattamenti intensivi (interventi chirurgici, esami diagnostici, rianimazione), proseguono il loro lungo percorso di cura nei reparti di riabilitazione, con un importante impiego di risorse sia economiche che sociali e gravi conseguenze per la persona e per le famiglie.

Per migliorare ancora, nella nostra regione si sta lavorando alla costruzione, in accordo con tutti i Dipartimenti di Emergenza, del Sistema integrato di assistenza al trauma grave (SIAT), con una standardizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, formazione uniforme, creazione di un Registro Traumi regionale e verifiche sulla qualità dell’assistenza erogata. Il documento-guida è stato completato e presentato ufficialmente dal Dipartimento Servizi alla persona e alla comunità della Regione fin dal mese di Maggio 2004.

06/10/2004





        
  



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