Finito il tormentone estivo e messe da parte le minigonne sopra le gambe nude delle teenagers civitanovesi in tacco a spillo, cominciano a tornare a causa della stagione le calze pesanti e i giubbotti leggermente imbottiti. Le spiagge sono desolate e alcuni pezzi di carta rotolano solinghi sul lungomare Piermanni.

Intanto la popolazione della terza età si gode una passeggiata con l’animale domestico o con il bimbo piccolo al quale il medico ha consigliato di frequentare la spiaggia per guarire dall’asma. Fino a poco più di un mese fa quelle spiagge erano affollate e piene di vita, ora la stagione autunnale si è risucchiata tutta la vita e la gioia che era presente facendo spuntare qua e la, fra gli interstizi delle passerelle a mare cespugli di erba che sanno di trasandato ed abbandonato.

Il porto sembra dolcemente scosso dal vento che provoca una lieve e ritmata ondulazione alle barche in pausa per il weekend. Nel frattempo le imbarcazioni sono prese di mira dall’ osservazione dei pochi turisti, anche perugini, che hanno preferito scendere al lungomare marchigiano invece che emigrare alla loro solita meta vacanziera classica, la metropoli romana. E mentre dal porto arrivano i tintinnii delle corde metalliche che sbattono addosso gli alberi delle barche, chi ha disdegnato il corso Umberto I per il vento che spirava dopo le cinque del pomeriggio si è ritirato dentro quei grandi luoghi attrattivi moderni che sono il Cityper e il nuovo multisala appena fuori civitanova.

E’ però proprio il colmo quando verso l’ora di cena un automezzo con cabina elevatrice accosta al palazzo del comune in piazza XX Settembre e fa salire una cabina con un uomo a bordo fino al cerchio del quadrante dell’orologio storico. Signori, cosa state facendo all’orologio? “Stiamo appendendo le luci natalizie”. Per chi avesse ancora voglia di sole e di mare questa battuta porta all’animo una malinconia delle belle giornate estive e speranza, almeno, in un autunno pieno di castagne e vino cotto di buona qualità.