Inaugurato un percorso didattico-turistico nelloasi di Polverina
| POLVERINA - Loasi di protezione faunistica di Polverina, per le sue specificità naturalistiche e ambientali, diventa sempre più luogo dosservazione e studio per studenti, nonché meta per turisti.
L’oasi di protezione faunistica di Polverina, per le sue specificità naturalistiche e ambientali, diventa sempre più luogo d’osservazione e studio per studenti, nonché meta per turisti. A servizio dei visitatori, infatti, sono stati collocati – da Legambiente Marche, Provincia di Macerata ed Enel – 11 pannelli informativi che illustrano l’habitat e il territorio dell’oasi, a cominciare dall’avifauna e dalla storia del bacino artificiale. La nuova cartellonistica è stata inaugurata alla presenza dell’assessore provinciale all’Ambiente, Carlo Migliorelli, e dei rappresentanti dei Comuni di Camerino, Pievebovigliana e Fiastra, nonché della Comunità montana camerte. Sono intervenuti, fra gli altri, il presidente regionale di Legambiente, Luigino Quarchioni, e il responsabile delle comunicazioni esterne dell’Enel, Giuseppe Ferrara.
I pannelli sono a basso impatto ambientale e formano un percorso ideale che ha lo scopo di favorire la fruibilità dei luoghi e promuovere ulteriormente la conoscenza dell’area. Altre tre simili strutture sono state poste all’interno della vicina oasi di San Vito Arcofiato. A curare la realizzazione dell’intero percorso è stata Legambiente Marche, che ha in gestione questo territorio di protezione faunistica.
I pannelli didattico-turistici, predisposti su lastre in alluminio montate su supporti di legno, si trovano in punti di particolare interesse: testi e immagini sono stati stampati a parte su una pellicola trasparente successivamente applicata ai pannelli stessi; i colori resistono all’usura degli agenti atmosferici. Due supporti sono più grandi degli altri (misurano 1 m. x 135 cm) e sono stati collocati in corrispondenza della sponda destra del lago; gli altri sono tutti uguali (1 m. x 1 m.).
Il progetto rientra nel più ampio protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’oasi siglato da Provincia di Macerata, Legambiente, Enel, Comuni di Pievebovigliana, Camerino, Fiastra, Comunità montana di Camerino e associazione Pro Polverina.
L’oasi si estende per 241 ettari e tutela la fauna che ha “colonizzato” il lago artificiale formatosi con lo sbarramento del fiume Chienti. Nel periodo invernale e delle migrazioni è possibile osservare – tra gli altri – l’airone cenerino, lo svasso maggiore, la garzetta, il cormorano e specie diverse che nidificano sul posto; in primavera e in autunno è area di sosta per rapaci e altri uccelli protetti.
I pannelli sono a basso impatto ambientale e formano un percorso ideale che ha lo scopo di favorire la fruibilità dei luoghi e promuovere ulteriormente la conoscenza dell’area. Altre tre simili strutture sono state poste all’interno della vicina oasi di San Vito Arcofiato. A curare la realizzazione dell’intero percorso è stata Legambiente Marche, che ha in gestione questo territorio di protezione faunistica.
I pannelli didattico-turistici, predisposti su lastre in alluminio montate su supporti di legno, si trovano in punti di particolare interesse: testi e immagini sono stati stampati a parte su una pellicola trasparente successivamente applicata ai pannelli stessi; i colori resistono all’usura degli agenti atmosferici. Due supporti sono più grandi degli altri (misurano 1 m. x 135 cm) e sono stati collocati in corrispondenza della sponda destra del lago; gli altri sono tutti uguali (1 m. x 1 m.).
Il progetto rientra nel più ampio protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’oasi siglato da Provincia di Macerata, Legambiente, Enel, Comuni di Pievebovigliana, Camerino, Fiastra, Comunità montana di Camerino e associazione Pro Polverina.
L’oasi si estende per 241 ettari e tutela la fauna che ha “colonizzato” il lago artificiale formatosi con lo sbarramento del fiume Chienti. Nel periodo invernale e delle migrazioni è possibile osservare – tra gli altri – l’airone cenerino, lo svasso maggiore, la garzetta, il cormorano e specie diverse che nidificano sul posto; in primavera e in autunno è area di sosta per rapaci e altri uccelli protetti.
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07/10/2006
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