Se sulla Provincia si resta col fiato sospeso, e si continua a temere per le limitazioni che verranno probabilmente imposte dalla nuova Finanziaria, sull’Università si può restare tranquilli. Sarebbero infatti prive di fondamento le voci apparse nei giorni scorsi secondo le quali anche l’istituzione della Facoltà di beni culturali a Fermo sarebbe a rischio per via dei tagli delle legge redatta dal ministro Padoa Schioppa e dal premier Romano Prodi.

Dal rettore dell’Università di Macerata Roberto Sani sono state inviate infatti alcune puntualizzazioni che mettono al sicuro l’ente universitario fermano. L’attivazione infatti è già stata avviata, e qualunque timore non è motivato, in quanto l’attività didattica e di ricerca del Corso di laurea in conservazione dei beni culturali è già consolidata ed approvata, ed è destinata anzi ad aumentare, dal momento che si sta pensando ad un centro di eccellenza per l’applicazione degli standard mussali.

Nel 2008, si prevede inoltre di attivare altri due corsi di laurea: Management dei beni archeologici e storico artistici e management dei beni archivistico librari. Una realtà in crescita, insomma, quella dei beni culturali a Fermo, che ha fatto registrare quest’anno un’ulteriore crescita di immatricolazioni.